Roma, 4 dic. - "Dal ministero della Salute ci hanno informati che le consultazioni per la definizione del nostro profilo professionale sono terminate. Ci hanno riferito che il processo e' stato lungo e pieno di difficolta' e che ritengono di essere riusciti a trovare una soluzione che permetta agli osteopati di identificarsi nella professione senza entrare in conflitto con quelle esistenti, ne' tantomeno con la classe medica. La soluzione proposta e' di inserire l'Osteopatia nell'area della prevenzione e non in quella della riabilitazione". Lo fa sapere Paola Sciomachen, presidente del Registro degli osteopati d'Italia (Roi).
"Su questo non ci sentiamo di esprimere a priori un parere negativo, non abbiamo pero' elementi certi e concreti per formulare un giudizio. Il ministero, infatti, non ha condiviso con la categoria il testo del profilo professionale- spiega la presidente Roi- frutto di una mediazione fra tutte le parti interessate e le nostre richieste che riflettono una realta' estremamente eterogenea. Stiamo lavorando insieme ai consulenti per approfondire il tema. Il nostro obiettivo rimane quello di tutelare gli attuali osteopati e la professione futura, pur comprendendo la necessita' e l'urgenza di terminare il percorso e di uscire dall'attuale situazione che ci vede pericolosamente sospesi all'interno di una legge non ancora completata. Ora il ministero provvedera' a terminare i passaggi previsti dalla legge per formalizzare il profilo professionale che dovrebbe essere presentato entro fine anno o a gennaio".
Paola Sciomachen precisa: "Abbiamo concluso in questo week end una riunione di due giorni del consiglio direttivo. Avevamo l'esigenza di prenderci il tempo necessario per condividere gli obiettivi e le strategie del nostro lavoro, perche' crediamo nel ruolo fondamentale di questa associazione come luogo in cui far crescere, divulgare e mantenere la cultura e l'identita' degli osteopati e dell'Osteopatia. Si tratta di valori identitari che vanno rivendicati, soprattutto in questo momento storico". La presidente Roi conclude: "Continueremo a lavorare e a fare quanto ci e' possibile per difendere i nostri valori e la nostra identita', certi di sentirvi sempre piu' vicini e partecipi".
(Red/ Dire)