Genova, 24 apr. - Tre milioni di euro per evitare la fuga dei pazienti verso altre regioni e per sistemare le criticita' sulle liste d'attesa in ambito sanitario. E' l'impegno economico messo sul tavolo dalla Regione Liguria, per evitare la 'mobilita' passiva' fuori regione verso le altre confinanti ritenute piu' 'attrattive', come Lombardia, Piemonte e Toscana.
Anche per quest'anno, la Regione conferma i programmi per incrementare la produzione ospedaliera, attraverso azioni di coinvolgimento di strutture private accreditate in ambito cardiochirurgico di chirurgia diurna ortopedica e proctologica, di recupero e riabilitazione funzionale motoria. In piu', la Regione prevede anche di potenziare le prestazioni specialistiche ambulatoriali di radiodiagnostica, in particolare tac, risonanze magnetiche, ecografie e prestazioni chirurgiche ambulatoriali ortopediche e oculistiche. Per farlo, Alisa pubblichera' nei prossimi giorni una procedura pubblica di manifestazione di interesse rivolta alle strutture private.
Le risorse messe a disposizione "sono il frutto di un rigoroso lavoro di riduzione del disavanzo", dice l'assessore regionale alla Sanita', Sonia Viale. La mobilita' passiva e' un fenomeno da anni sotto la lente di ingrandimento in Regione e il trend negativo che c'e' stato fino al 2016 "ha subito una battuta di arresto". C'e' stata una "lenta ma costante inversione di tendenza delle fughe sanitarie" negli ultimi anni. A dirlo sono le percentuali: -6,8% per le malattie dell'apparato neurologico, -6% per quelle dell'apparato cardiovascolare e -26% per le malattie e i disturbi della pelle, del tessuto sottocutaneo e della mammella. "Grazie anche al lavoro dei Diar, i dipartimenti interaziendali- conclude Viale- l'obiettivo dell'abbattimento delle liste d'attesa verra' progressivamente raggiunto".
(Red/ Dire)