Roma, 17 apr. - 'Gli assetti organizzativi ed assistenziali del S.S.R. del Lazio: il caso della Fibrosi Cistica'. E' il titolo del convegno che si e' svolto presso la sede dell'Ordine provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri, organizzato dalla Lega Italiana Fibrosi Cistica (Lifc) del Lazio. "Quello della fibrosi cistica e' un problema che si deve collocare nell'ambito della presa in carico delle cronicita'. L'Omceo Roma e' vicino non solo ai malati di Fc ma di tutte le malattie croniche e rare- ha detto il presidente dell'Omceo Roma, Antonio Magi- Noi ascoltiamo le istanze dei cittadini per tutelare nel miglior modo possibile l'assistenza sanitaria a cui hanno diritto. Come Ordine dei medici cerchiamo di essere il ponte strategico tra cittadini e istituzioni, per questo siamo lieti di avere ospitato questo confronto".
La giornata e' stata aperta da Magi e da Silvana Colombi Mattia, presidente Lega italiana fibrosi cistica Lazio (Lifc Lazio) e ha visto gli interventi di Ermanno Baldo, consulente scientifico di Lifc, Gianna Puppo Fornaro, presidente Lifc, Giuseppe Abenavoli, presidente Lifc Campania, Enrico Bollero, manager di sanita' pubblica, Massimo Giannini, primario ospedaliero, Alberto Spano', microbiologo clinico Asl Roma 2 e Daniele Giannini, componente della commissione Sanita' della Regione Lazio.
Nel corso dell'incontro sono stati affrontati i vari aspetti medici, assistenziali e organizzativi connessi a questa grave patologia multiorgano di origine genetica, la piu' diffusa come incidenza tra la popolazione, che colpisce indifferentemente maschi e femmine e soprattutto l'apparato respiratorio e quello digerente. Si stima che ogni 2.500-3.000 dei bambini nati in Italia 1 e' affetto da Fc con 200 nuovi casi l'anno. Oggi quasi 6.000 pazienti tra bambini, adolescenti e adulti affetti da Fc sono curati in centri specializzati.
(Fla/ Dire)