Roma, 12 set. - "È assurdo, come accadeva in passato, che un bambino anche al rientro dalle vacanze debba produrre una certificazione sul buono stato di salute. Occorre avere piu' fiducia nei genitori, e qualora un bambino abbia una malattia e' giusto che venga seguito dal pediatra e che sia riferita una certificazione sul suo stato di salute. Non ha, invece, senso che ci sia un obbligo di certificazione di buona salute se il bambino sia effettivamente in uno stato di buona salute".La pensa cosi' Alberto Villani, presidente della Societa' italiana di Pediatria (Sip), commentando la discussione odierna in Consiglio regionale Lazio in tema di 'Disposizioni per la semplificazione e lo sviluppo regionale', in cui e' prevista la possibilita' che i bambini che tornino a scuola dopo cinque giorni di assenza non debbano piu' portare un certificato medico.
"È effettivamente un tema complesso- aggiunge il presidente della Sip- ed e' auspicabile che ci sia un'educazione sanitaria grazie alla quale i bambini siano sempre portati a scuola dai genitori in condizioni di buona salute. Per questo motivo- conclude- non ha molto senso un'attestazione di benessere se il bambino stia effettivamente bene".
(Red/ Dire)