Roma, 7 nov. - "A causa di problemi interpretativi delle norme che regolano il diradamento delle giornate di sciopero in sanita', la Commissione di Garanzia ha imposto alle sigle sindacali promotrici dello sciopero del 9 novembre di revocarlo, pena sanzioni pesanti". Lo si legge in una nota diffusa dall'Intersindacale di medici, veterinari e dirigenti sanitari.
"Pertanto la protesta- prosegue il comunicato- si sposta solo di qualche giorno: venerdi' 23 novembre si asterranno dal lavoro i medici, veterinari e dirigenti sanitari di tutte le sigle sindacali (ANAAO ASSOMED - CIMO - FP CGIL MEDICI E DIRIGENTI SSN - FVM Federazione Veterinari e Medici - FASSID (AIPAC-AUPI-SIMET-SINAFO-SNR) - CISL Medici - FESMED - ANPO-ASCOTI-FIALS MEDICI - UIL FPL Coordinamento nazionale delle aree contrattuali medica, veterinaria sanitaria) aderendo alla giornata di Sciopero gia' proclamata dall'AAROI-EMAC, condividendone le principali motivazioni.
Anche i sit-in organizzati per il 9 saranno rinviati al 23 novembre.
Nel frattempo resta fermo lo stato di agitazione delle categorie professionali e sono confermate tutte le azioni sindacali gia' in essere: il blocco degli straordinari in tutte le aziende sanitarie; l'astensione dalle attivita' non comprese nei compiti di istituto; la richiesta da parte dei dirigenti di usufruire di tutti i giorni di ferie accumulate; il pagamento di tutti i turni guardia eccedenti l'orario contrattuale; le assemblee nei luoghi di lavoro; l'assemblea pubblica a Roma il 14 novembre ore 10 presso il cinema Nuovo Olimpia cui saranno invitati gli esponenti di tutti i gruppi politici che siedono in Parlamento; lo sciopero Nazionale di 24 ore venerdi' 23 novembre.
(Rel/ Dire)