'Una bufala ci seppellira'?', al via da Napoli campagna Fnomceo
MANIFESTI-EPITAFFI AFFISSI PER DUE SETTIMANE, A PARTIRE DAL 14 MAGGIO
Napoli, 9 mag. - Prendera' il via a Napoli il prossimo 14 maggio la campagna 'Una bufala ci seppellira'?' voluta dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici e realizzata con il supporto degli ordini provinciali per allertare la popolazione sui rischi delle fake news in tema di salute.
L'Ordine dei Medici di Napoli fara' affiggere per due settimane una serie di manifesti di 6 metri per 3 nei luoghi strategici del capoluogo per veicolare un messaggio che, si spera, possa far riflettere. "Far capire ai cittadini quali danni possano arrivare da queste bufale e' determinante". Cosi' Silvestro Scotti, presidente dell'Ordine Medici Napoli, che ricorda come "ormai tutti noi usiamo i social network, e spesso e' su queste piattaforme che certe notizie spazzatura vengono prese per vere. La colpa naturalmente non e' delle tecnologie, che sono solo uno strumento, bensi' di chi li usa in maniera impropria, il piu' delle volte per ragioni economiche".
Tra i temi sensibili sui quali l'Ordine ha iniziato da anni una vera e propria battaglia: i vaccini e le diete. "Siamo abituati - conclude Scotti - a parlare direttamente ai pazienti, a stabilire con loro un rapporto di fiducia. Questi manifesti sono un pugno nello stomaco, ma a volte per salvare una vita si deve usare una terapia d'urto. Noi non ci tiriamo indietro".
I manifesti verranno presentati ufficialmente alla stampa il 10 maggio a Roma, su ciascuno si leggeranno degli "epitaffi". Eccone alcuni: "Non mi hanno vaccinato per paura dell'autismo"; "Avevo acquistato sul web un farmaco miracoloso"; "Ho curato il cancro con il bicarbonato di sodio". Questi ed altri epitaffi, sovrastati da una croce, campeggiano su altrettante lapidi nella campagna lanciata da Fnomceo per combattere le bufale in tema di salute, soprattutto quelle che si diffondono tramite la rete.
Quella in corso e' per Cosimo Nume, responsabile dell'area strategica della comunicazione di Fnomceo, "una Spoon River della salute. Una campagna che in modo secco, efficace, lapidario, mette in guardia dai pericoli delle false cure pubblicizzate in maniera allettante anche sul web".
Secondo la Ricerca Censis Assosalute 2017 sono 15 milioni gli italiani che, in caso di piccoli disturbi, cercano informazioni sul web. Un atteggiamento pericoloso che e' sempre piu' diffuso tra i giovani: il 36,9% dei millennials usa autonomamente il web per trovare informazioni su come curare i piccoli disturbi. Sara' proprio il direttore del Censis, Massimiliano Valerii, ad aprire la conferenza stampa con i dati piu' aggiornati sugli italiani, internet e la salute.
"Il web non e' pero' solo foriero di cattiva informazione - continua Nume -. È un nuovo strumento che puo' diventare fonte di empowerment per il paziente e leva di dialogo con il suo medico. Per questo Fnomceo ha voluto il sito dottoremaeveroche, per mettere a disposizione dei cittadini informazioni di salute fondate sulle migliori evidenze scientifiche".
"Abbiamo scelto una campagna shock perche' vogliamo far comprendere i pericoli spesso sottovalutati cui il cittadino va incontro nel momento in cui si affida a fonti non autorevoli per decidere della propria salute. Gli Ordini dei medici - spiega Filippo Anelli, presidente Fnomceo - sono garanti della salute pubblica come bene per tutta la societa' ed hanno quindi il dovere di intervenire per informare e sensibilizzare i cittadini rispetto ad atteggiamenti che ne minano il benessere. Il medico deve tornare al centro della relazione che il paziente ha con la propria salute. Occorre ricostruire quel rapporto di fiducia medico-paziente che e' stato fortemente indebolito dall'aziendalizzazione della Sanita'. Serve - sottolinea Anelli -una sterzata decisa per riportare il diritto alla salute dei cittadini nelle mani di chi puo' tutelarlo al meglio, nelle mani dei medici".
(Red/ Dire)
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