(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 18 ott. - Vaccinazioni obbligatorie e consenso informato. Esiste un nodo burocratico a cui la legge che rende obbligatorie le vaccinazioni per l'iscrizione a scuola sembra soccombere. A denunciarlo e' un medico di una Asl di Roma, che nei giorni scorsi si e' trovato davanti al caso di alcuni genitori decisi a non firmare il consenso informato per i propri figli, appellandosi all'obbligatorieta' della legge dello Stato: "Perche' dovrei firmare se e' l'obbligo e' legge?", e' stato il ragionamento dei genitori. Di fronte al diniego, l'impasse dei camici bianchi: "Procedere comunque con la puntura o fermarsi per non correre alcun rischio?", il loro interrogativo. In molti, quindi, si sono fermati chiedendo all'Ordine dei medici di fare chiarezza sul caso. Il risultato e' che ancora oggi, a scuole iniziate, alcuni bambini della Capitale vanno in aula senza essere vaccinati. Almeno fino al 10 marzo 2018, quando tutti dovranno presentare la documentazione comprovante l'avvenuta vaccinazione.
A dare una risposta ai colleghi in difficolta' e' stato il presidente dell'Ordine dei Medici di Roma, Giuseppe Lavra: "Il principio del consenso informato, nel caso di minori, espresso dai genitori, e' un principio cardine per l'espletamento di qualsiasi attivita' sanitaria". Un atto sanitario posto in essere in assenza di consenso, infatti, puo' "integrare un illecito civile, penale e deontologico", secondo Lavra, per cui non c'e' nessun dubbio: il consenso informato da parte dei genitori anche nel caso dei vaccini serve.
"L'obbligatorieta' della vaccinazione- spiega ancora il presidente dell'Omceo Roma- non sembra comportare alcuna deroga al principio per cui il medico, dopo aver escluso che possano esserci circostanze ostative alla vaccinazione e dopo aver opportunamente informato il genitore, debba raccoglierne il consenso prima di procedere alla vaccinazione".
E nel caso in cui "immotivatamente" il genitore si rifiuti di sottoporre il proprio figlio all'obbligo, la reazione dell'ordinamento non e' quella di "imporre coattivamente la vaccinazione", ma di "sanzionare il comportamento a livello amministrativo", conclude infine Lavra.
In altri termini, secondo l'Omceo di Roma la mancata firma del consenso informato da parte dei genitori equivale alla mancata vaccinazione dei figli, e quindi comporta le sanzioni previste dalla legge entrata in vigore a luglio.
(Red/ Dire)