Ministro a Stati generali: Si' a nuovi modelli perche' sia a portata di tutti
(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 22 nov. - "Spesso abbiamo fatto una sottovalutazione della prevenzione quasi folle. Quando parliamo di stili di vita sembra che banalizziamo il concetto di salute, come se i sistemi sanitari si occupassero solo di curare ma la grandissima sfida oggi e' non far ammalare le persone nella mente e nel corpo. Lo sport non puo' quindi essere banalizzato come fattore di cura per noi stessi". A dirlo e' il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, nel corso del suo intervento agli Stati Generali dello Sport nel Salone d'Onore del Coni a Roma.
Per il ministro "oggi il diritto alla salute e' sempre piu' un dovere sociale e lo sport rende i nostri sistemi sanitari piu' sostenibili, perche' dobbiamo tornare anche a un recupero della salute intesa come responsabilita' individuale nella costruzione del bene pubblico". E lo sport "ha a che fare con la salute ma anche con la costruzione delle citta' e del loro ambiente, con l'educazione: va inserito in un progetto molto piu' ampio che si traduce in economia sociale con risparmi e maggiore qualita' della vita, soprattutto nelle aree piu' svantaggiate e disagiate dei nostri territori, dove lo sport salva letteralmente la vita".
Lorenzin ha ricordato i dati drammatici dell'Oms che riguardano il monitoraggio dell'attivita' fisica tra i bambini, con conseguente aumento dei tassi di sedentarieta'. La stessa Organizzazione mondiale della Sanita' "si occupa moltissimo di sport perche' lo individua come fattore principale di prevenzione di alcune patologie come diabete, obesita' infantile e malattie cardiovascolari e in molti casi viene prescritta l'attivita' fisica". Ne consegue che "abbiamo bisogno di salvare i nostri bambini, aiutando il loro sviluppo sano strappandoli alla sedentarieta' e a tutte le ore sottratte al movimento per essere trascorse con tv, videogiochi e smartphone", ha aggiunto Lorenzin, che ha sottolineato la necessita' di "tornare a occuparci concretamente anche di questioni come l'utilizzo di sostanze dopanti".
Infine, lo sport "aiuta non solo a prevenire e a curare le malattie ma ci fa stare bene nel nostro equilibrio, ci mantiene attivi negli anni in piu' di aspettativa di vita che abbiamo guadagnato". Per questo, ha concluso, "il mio ringraziamento va al mondo dello sport, cui chiediamo sempre di piu' ma dobbiamo cercare di essere tutti ingaggiati nella sfida di farlo diventare uno strumento per tutti, trovando nuovi modelli e obiettivi comuni".
(Red/Dire)