(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 24 mag. - Dalle recidive del tumore della tiroide alle patologie benigne, alla multidisciplinarieta'. Di questo, e non solo, si e' discusso in occasione del congresso regionale della Sicop Lazio, che nei giorni scorsi si e' tenuto nella Capitale, con il patrocinio dell'Omceo Roma, dal titolo 'Le patologie tiroidee di interesse chirurgico'. Ampio spazio e' stato dato alla gestione del cancro differenziato della tiroide alla luce delle piu' recenti linee guida, con approfondimenti sul ruolo dell'ecografia, dell'esame citologico e dell'impiego dei marcatori immunocitochimici e geneticomolecolari. "Un congresso che e' andato molto bene dal punto di vista della qualita'- ha detto il professor Piero Narilli, chirurgo e presidente del congresso Sicop Lazio- Ottimi gli interventi dei relatori per quanto riguarda l'individuazione delle immagini di noduli sospetti. Sono state fatte delle puntualizzazioni molto efficaci". A proposito, ad esempio, della parte istologica, e anche delle "numerose qualificazioni delle cellule tumorali". Altro argomento toccato, nello specifico proprio da Narilli, e' stato "la parte chirurgica" e le recidive "del tumore della tiroide con trattamento consensuale".
Dal congresso e' emerso poi il concetto dell'importanza della multidisciplinarieta' "per affrontare il problema- ha raccontato ancora Narilli all'agenzia di stampa Dire- La patologia va affrontata con vari specialisti", ha spiegato, facendo poi un riferimento anche alla medicina nucleare. Oggi, ha quindi concluso, "per i tumori al di sotto di 1 centimetro c'e' la proposta, o l'indicazione, di fare interventi conservativi.
Stiamo parlando di pazienti a basso rischio".
(Red/ Dire)