(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 21 giu. - Far addormentare i propri figli puo' creare problemi a non pochi genitori. Andare a letto con regolarita', in ambienti silenziosi e poco illuminati sono alcune delle indicazioni dei medici dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu' e contenute nel nuovo numero 'A scuola di salute' dedicato al sonno nei bambini. Il magazine digitale e' a cura dell'Ibg (Istituto Bambino Gesu' per la Salute del Bambino e dell'Adolescente) diretto dal prof.
Alberto G. Ugazio. Il sonno e' un bisogno vitale e serve a mantenere il corretto sviluppo cognitivo. Di notte, infatti, il cervello resta attivo ed effettua una specie di back up delle attivita' cognitive diurne. Dormire male, soprattutto nei piu' piccoli, non permette loro di riordinare e collegare informazioni ed esperienze ricevute durante il giorno. I disturbi piu' frequenti in eta' pediatrica consistono nella difficolta' ad iniziare e mantenere il sonno e i risvegli multipli notturni. Un problema, quello dell'insonnia, che colpisce tra il 10 e il 30% dei bambini.
I rimedi. La regola e' quella di definire orari e metodi certi nel tempo. Soprattutto nei neonati, infatti, la regolarita' del sonno esprime la capacita' di adattarsi alla routine di addormentamento proposta dai genitori nel corso dei primi mesi. E' sempre bene far addormentare il bambino nella sua stanza ed evitare di prenderlo in braccio per spostarlo dal letto di mamma e papa' al suo. Inoltre, l'ambiente in cui dorme nostro figlio deve essere il piu' silenzioso e il meno illuminato possibile. Se il bambino non vuole dormire da solo, ci si puo' avvicinare al suo letto e leggergli una favola per esorcizzarne le paure. Se il sonno non arriva allora sara' necessario allontanarsi, rimanere comunque nelle sue vicinanze e rassicurarlo dicendogli che non ce ne andremo finche' non si addormentera'.
Le concessioni. Si puo' ricorrere alla figura del 'facilitatore', rappresentato ad esempio da un punto luce nella stanza, da un orsacchiotto di pelouche oppure dalla coperta preferita. Non insistere se il bambino vuole dormire senza troppe coperte o se, al contrario, preferisce indossare un 'pigiamone'. Se vi chiama in piena notte senza un motivo reale, rassicuratelo a distanza e non precipitatevi subito da lui.
Accorrendo subito non farete altro che confermargli le sue paure nello stare da solo. Russamento e apnee ostruttive. Il russamento riguarda 1 bambino su 10 ed e' il sintomo piu' lieve e frequente tra i disturbi respiratori ostruttivi nel sonno. E' causato soprattutto dall'ingrossamento di tonsille e adenoidi, ma anche da obesita', malformazioni cranio-facciali e malattie neuromuscolari. Nel 37 per cento dei casi il russamento puo' provocare apnee ostruttive. Studi recenti hanno dimostrato che il disturbo puo' creare perfino problemi al sistema cardiovascolare, con aumento dei valori della pressione arteriosa.
Tra le visite approfondite da effettuare c'e' la polisonnografia, l'esame diagnostico di riferimento in cui e' previsto un ricovero in centri specializzati. Nel corso dell'accertamento si analizzano i segnali cardiorespiratori (per identificare le apnee) e quelli elettroencefalografici (per riconoscere i vari stadi del sonno). Le apnee ostruttive notturne possono anche essere legate alle 'malocclusioni', le chiusure non corrette delle arcate dentali. Un pericolo che insorge gia' ai 5 anni di eta' e legato alla contrazione del palato, che puo' ridurre il passaggio d'aria attraverso le vie aeree superiori.
Per una corretta valutazione del problema e' fondamentale il 'lavoro di squadra' tra diversi specialisti. In questo numero di A scuola di Salute spazio anche all'attualita'. Il tema e' quello dell'autolesionismo nei bambini sulla scia del fenomeno Blue Whale, un gioco diffuso sui social network che istigherebbe al suicidio per morte violenta ma del quale non si hanno ancora riscontri credibili, conclude l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu' - Irccs.
(Red/ Dire)