(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 21 giu. - La legge sulla 'Nuova responsabilita' medica' "ha dei meriti, delle qualita' indiscutibili. Ha un impianto strutturale completo e per la prima volta la materia della responsabilita' professionale dei medici e' inquadrata in modo esaustivo, a partire dalla gestione del rischio clinico". Lo ha detto Giuseppe Lavra, presidente dell'Ordine provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri (OMCeO), in occasione di un convegno sulla nuova responsabilita' medica presso il Teatro Manzoni a Roma. "Abbiamo superato una questione che ci trascinavamo da tempo- ha detto Lavra- ovvero il rapporto contrattuale o no dell'opera di un medico nell'ambito delle strutture. Su questo, la legge ha maggior merito, ha tolto dal campo una figurazione di tipo giuridico che realizzava una trasformazione in un rapporto contrattuale". "Nel decreto Balduzzi si parla genericamente di linee guida ma non si indicano nel dettaglio come in questa norma- ha detto nel suo intervento Pietro Di Tosto, consigliere segretario dell'Ordine degli avvocati di Roma, intervenuto al convegno con magistrati e altri avvocati- Entro i prossimi mesi dovrebbero uscire i regolamenti di attuazione.
Li attendiamo per esaminarli con attenzione". Ma nella legge "ci sono aspetti anche meno positivi", ha detto ancora Lavra, come il fatto che "e' stato istituito il sistema della sicurezza delle cure, della gestione del rischio clinico, senza pensare che si dovesse investire. Questo non e' realizzabile senza finanziarie tutto il sistema. E poi si ha una fede esagerata nella norma rispetto alle linee guida, che sono uno strumento prezioso ma non sono un elemento che offre certezze assolute rispetto agli aspetti valutativi".
(Red/ Dire)