(DIRE-Notiziario settimanale Sanita') Parma, 11 gen. - Il 2017 comincia male per la qualita' dell'aria a Parma. Secondo i rilevamenti di Arpae (agenzia ambientale dell'Emilia-Romagna) Capodanno e 2 gennaio hanno fatto segnare altrettanti sforamenti del livello di polveri sottili Pm10, il cui massimo consentito nelle 24 ore e' di 50 microgrammi per metro cubo d'aria. Non e' andata meglio ieri, 3 gennaio, e il 30 dicembre 2016. L'unico giorno in cui i valori sono risultati nella media e' stato il 31 dicembre. Da qui l'allarme dei Verdi della citta' ducale, secondo cui "gli attuali provvedimenti istituzionali, quali ad esempio la limitazione del traffico su alcune giornate critiche, non sono sufficienti e non impattano significativamente sulla riduzione degli inquinanti". Per gli ambientalisti occorre dunque progettare "un nuovo modello ambientale territoriale, oggi troppo focalizzato sul monitoraggio dei dati (tuttavia poco fruibile) e poco invece sull'analisi degli impatti degli inquinanti sulla salute, e ancor meno sugli interventi radicali per rivedere le procedure delle attivita' inquinanti".
Tra questi i Verdi propongono incentivi "forti ed immediati" alla conversione verso un parco auto privato e pubblico elettrico, benefici "veri (con forti sgravi fiscali) ai cittadini disponibili a cambiare il loro stile di mobilita' e la creazione di intere zone della citta' off-limits al traffico in maniera strutturale. Inoltre "di rivedere la mappa e la fluidita' della viabilita' al fine di velocizzare i tempi di permanenza delle auto nelle zone ad alto traffico nelle ore di punta", e di aumentare "strutturalmente" le aree verdi cittadine.
(Wel/ Dire)