(DIRE-Notiziario settimanale Sanita') Roma, 8 feb. - Non atti simbolici di un solo giorno, ma concrete azioni a sostegno quotidiano delle Comunita' terremotate ed in specie delle persone con disabilita'. Cio' caratterizzera', oltre al tradizionale sostegno alla ricerca, l'impegno dell'Associazione Italiana Contro l'Epilessia per la giornata mondiale dedicata a questa patologia che colpisce oltre 300mila italiani, tra lo 0,5/0,8%. Punti informativi saranno localmente attivati dalle sezioni Aice. La campagna prevede: un fondo di 18mila euro per sostenere il collocamento mirato di lavoratori con disabilita' nelle aziende di nuovo insediamento o riattivate a seguito dei danni del terremoto; la consegna di una casa mobile a famiglia con epilessia farmacoresistente la cui casa e' inagibile perche' stiano uniti ed inclusi nella loro citta'; la donazione di un pullmino con pedana per l'accesso di carrozzine per contribuire alla mobilita' delle persone con disabilita' nell'area del terremoto; 18.000 euro per il lancio del 1° Bando "14 febbraio: 6 con noi!" per il riconoscimento di percorsi realizzati per l'inclusione nella scuola e nel lavoro di persone con epilessie farmacoresistente; 40.000 euro per il lancio dell'11° Bando "14 febbraio: Accendi il cuore per l'epilessia" per la ricerca scientifica contro la farmacoresistenza.
La campagna sara' lanciata con un accordo sottoscritto dal Comune di Terni ed Aice che prevede anche per i prossimi anni il congiunto impegno nazionale a sostegno della ricerca e della piena cittadinanza delle persone con epilessia. Un impegno inserito negli "Eventi Valentiniani" e maturato, per la confessione cristiana, nel tradizionale riconoscimento del patrono della citta', martire decollato, quale storico patrono delle persone con epilessia.
Il 13 il Comune di Terni ed Aice illustreranno nel dettaglio un impegno che nei prossimi anni contribuira' a sconfiggere la farmacoresistenza che opprime il 40% dei casi di epilessia ed a conseguire norme inclusive che rimuovano la persistente discriminazione per le persone e famiglie che vivono questa patologia.
(Red/ Dire)