L'idea dei farmacisti: Trovare metodo con istituzioni e pazienti
(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 28 set. - Distribuzione dei farmaci diretta e per conto. Quale costa di piu'? Quale e' piu' conveniente per le Regioni? E per i pazienti? Il tema, nel mondo della sanita', e' ampiamente dibattuto da tempo, senza che si sia mai arrivati ad una tesi unanime. Sifo, la Societa' dei farmacisti ospedalieri e dei servizi territoriali, gia' in passato si e' occupata del tema (anche attraverso due ricerche universitarie che avevano esaminato rispettivamente le realta' di 10 diverse Asl in Piemonte e confrontate due Asl di Ferrara con una di Roma) e oggi lancia un'idea innovativa: chiamare ad uno stesso tavolo tutti gli stakeholders, inclusi i cittadini e le istituzioni, al fine di mettere a punto una metodologia condivisa con cui individuare ed analizzare tutti gli elementi dei modelli attuali, dai costi, alla qualita' alla equita' del servizio reso al paziente.
I fattori da prendere in esame sono tanti. E vanno messi nella giusta correlazione l'uno con l'altro. Altrimenti, senza un metodo di lavoro scientificamente basato e condiviso tra i diversi attori in campo, di volta in volta la realta' puo' apparire diversa. "I diversi costi che caratterizzano in particolare la distribuzione diretta e la distribuzione per conto, se presentati e valutati in maniera troppo semplificata, danno adito ad interpretazioni non corrette", dice il presidente Sifo, Marcello Pani. "Ogni regione- prosegue il presidente Sifo- ha adottato in maniera legittima ed autonoma il proprio modello organizzativo per la gestione della DD e della DPC, per questo non deve stupire se i costi sono diversi. Un confronto approfondito e affidabile dei costi deve essere fatto analizzando accuratamente gli accordi stipulati da ciascuna regione, e considerando anche eventuali servizi resi dalle farmacie di comunita'".
Sifo, che sul tema aveva in corso anche un tavolo tecnico con Federfarma, si fara' dunque promotrice di un'iniziativa che, prevedendo la partecipazione di tutti gli stakeholders, promuova la condivisione di una metodologia per analizzare tutti gli elementi dei modelli attuali, dai costi alla qualita', fino all'equita' del servizio reso al paziente. Le Regioni potranno cosi' avere a disposizione elementi oggettivi e strumenti validati per scegliere il modello piu' adatto.
Il centro della discussione, secondo Sifo, non e' infatti chi effettua la distribuzione dei farmaci, o dove viene fatta: i farmacisti ospedalieri e dei servizi farmaceutici delle aziende sanitarie operano a tutela della salute, e quindi quello che piu' conta per loro e' il fatto che il Sistema rimanga in equilibrio per garantire a tutti le cure piu' adeguate. Sifo, inoltre, ritiene necessario garantire un'assistenza farmaceutica che sia equa ed omogena in tutte le Regioni. Le farmacie ospedaliere e le farmacie territoriali del Ssn sono impegnate a perseguire l'appropriatezza d'uso dei farmaci, ed insieme alle farmacie di comunita' assicurano un efficace percorso assistenziale nell'ambito della continuita' ospedale-territorio. In occasione del XXXVII Congresso nazionale (Milano, 1-4 dicembre 2016) Sifo dara' ampio spazio al tema della distribuzione diretta e della DPC con una specifica sessione in cui si discutera' dell'argomento al fine di gettare le basi per avviare l'iniziativa.
(Wel/ Dire)