Batteri sempre piu' resistenti, "Screening clamidia a scuola"
(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 7 set. - Batteri sempre piu' resistenti agli antibiotici rendono sempre piu' difficile la cura a moltissime infezioni tra cui quelle a trasmissione sessuale- le infezioni da Clamidie, quelle da Neisseria Gonorrhoeae (la gonorrea) e quelle da treponema pallidum (la sifilide)- che ogni anno nel mondo colpiscono oltre 200 milioni di persone.
Secondo l'Organizzazione mondiale della Sanita' (Oms) ogni anno 131 milioni di persone si infettano con Clamidia, 78 milioni con Neisseria gonorrhoeae e 5,6 milioni con treponema pallidum. La situazione gia' di per se' allarmante per i numeri in gioco, e' peggiorata ulteriormente poiche' spesso queste infezioni sono causate da batteri resistenti ai trattamenti antibiotici e, qualora non trattate o trattate in modo inefficiente possono diventare causa di infiammazioni pelviche croniche, aborti spontanei, nascite di neonati pretermine e infertilita' maschile e femminile.
L'allarme dell'Oms e' stato accompagnato dalla emanazione di nuove linee guida per un trattamento piu' appropriato. Dei tre patogeni la Neisseria gonorrhoeae ha sviluppato la resistenza piu' forte, tanto che sono gia' stati individuati ceppi multi-resistenti che non rispondono piu' ad alcun antibiotico disponibile. Le nuove linee guida sconsigliano soprattutto l'uso degli antibiotici chinoloni, una classe di antibiotici per i quali i livelli di resistenza sono altissimi. Per curare le infezioni da Treponema pallidum, invece, si raccomanda una singola dose di penicillina benzatina iniettata intra muscolo, che risulta essere piu' efficace e piu' economica degli antibiotici orali.
"Le nuove linee guida rafforzano la necessita' di trattare le infezioni causate da questi batteri con l'antibiotico giusto, al giusto dosaggio e nel momento giusto, per ridurre la loro diffusione e migliorare la salute sessuale e riproduttiva. Per fare questo, serve la collaborazione dei dermatologi a cui molti ambulatori delle malattie sessualmente trasmesse fanno riferimento, ma anche degli infettivologi, dei ginecologi e dei Microbiologi clinici- spiega Pierangelo Clerici, presidente Amcli e direttore U.O. Microbiologia A.S.S.T Ovest Milanese- I Microbiologi clinici svolgono un ruolo chiave sia per la definizione delle resistenze dei singoli patogeni isolati dai pazienti sia per l'attivita' di sorveglianza delle antibiotico-resistenze a livello piu' esteso. E ancora una volta ci si chiede se non sia il caso di procedere allo screening 'volontario' delle ragazze durante la scuola media superiore, almeno per Clamidie".
(Wel/ Dire)