Ricciardi: Arrivera' anche poliomielite. Vaccinare porta risparmio
(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 23 nov. - In Italia "c'e' un primo caso di insulto difterico, non posso dire dove, ma si e' gia' verificato". Lo ha reso noto Walter Ricciardi, il presidente dell'Istituto superiore di sanita', nel corso del suo intervento al 72esimo congresso dei pediatri italiani, che si e' tenuto nei giorni scorsi a Firenze.
"Anche in Italia ci aspettiamo i primi casi di poliomielite e altri di difterite. Con il polio al di la' dell'Adriatico, perche' noi abbiamo casi in Bosnia, Albania, Ucraina, ce lo aspettiamo da un momento all'altro". E qui il discorso di Ricciardi vira sull'importanza delle campagne di vaccinazione e sulla lotta che i medici devono condurre per contrastare la disaffezione a vaccinarsi: "Dobbiamo essere uniti tutti quanti, cosi' da contrastare nel modo migliore, nell'interesse dei cittadini, la falsa scienza e le bufale".
La platea italiana suscettibile al morbillo, aggiunge Ricciardi, si aggira sulle "2 milioni di persone. Il 26 ottobre- sottolinea- ho commissionato uno studio al dipartimento di malattie infettive in cui ho dimostrato, dati alla mano, che in questo momento sono 670.000 i bambini italiani suscettibili al morbillo, per non calcolare i giovani adulti che sono circa 1,5 milioni". Ricciardi, quindi, illustrati i numeri, vira su un altro concetto: il ruolo chiave delle campagne di vaccinazione e si scaglia contro "le bufale, la falsa scienza, le accuse pretestuose che pero' hanno un impatto nefasto sui comportamenti dei cittadini e dei genitori".
Citando uno studio dello scorso anno, quindi, il presidente dell'Iss non si concentra solo sulle vite risparmiate, ma anche "all'impatto economico" legato alle campagne di vaccinazione: "Immaginando una copertura ottimale su 10 vaccinazioni in 94 nazioni a basso e medio reddito, nel decennio 2011-2020 per ogni dollaro speso in vaccini, e piu' o meno siamo pari con l'auro, se ne risparmiano 16". Rivolgendosi poi a quei genitori che si oppongono ai vaccini, Riccirdi ricorda che per i figli "il rischio di pertosse e' superiore di 22 volte, di varicella nove volte, di polmonite pneumococcica di sette volte".
(Wel/ Dire)