Studio San Gallicano-Iss; Omosessuali conoscono conseguenze, etero meno
(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 23 mar. - 'Vaccinazione Hpv per i maschi: favorevoli o no?'. È la domanda alla base del sondaggio condotto dai ricercatori dell'Istituto dermatologico San Gallicano di Roma in collaborazione con l'Istituto superiore di sanita' per misurare le motivazioni della propensione a vaccinarsi contro l'infezione da Hpv col vaccino quadrivalente. Sono stati arruolati 423 maschi che fanno sesso con maschi (Msm) ed eterosessuali a rischio di infezioni a trasmissione sessuale afferenti al Centro per le infezioni sessualmente trasmesse dell'Isg.
"I risultati- fanno sapere- hanno mostrato che a determinare la decisione a vaccinarsi nei maschi omosessuali e' la consapevolezza delle possibili conseguenze gravi dell'infezione, come il cancro genitale o l'insorgenza della condilomatosi genitale insieme alla conoscenza dei benefici che il vaccino offre. Mentre tra i maschi eterosessuali a giocare un ruolo fondamentale nella decisione a vaccinarsi per Hpv sarebbe la sola esperienza di vaccinazioni gia' ricevute da adulti per altre infezioni, come l'influenza, l'epatite o infezioni del viaggiatore". Lo studio e' stato pubblicato sul numero monotematico dedicato al vaccino anti-Hpv della rivista internazionale 'Human Vaccine & Immunotherapeutics'.
"Diversi studi- precisa Massimo Giuliani, coordinatore dello studio per il San Gallicano- erano gia' stati condotti per misurare la propensione dei maschi alla vaccinazione anti Hpv - ma solo pochissimi erano stati condotti in Europa in centri per le Ist e nessuno di questi aveva previsto una indagine contemporanea su maschi etero e Msm per verificare eventuali differenze nella propensione alla vaccinazione. Inoltre, nessuno studio aveva ancora utilizzato il metodo statistico sofisticato da noi applicato, per uno studio di partecipazione a programmi vaccinali".
Prosegue Antonio Cristaudo, direttore del centro Ist dell'Istituto San Gallicano: "Sapevamo che era importante conoscere meglio quanto anche i maschi conoscessero sull'infezione da Hpv, soprattutto alla luce dell'aumento dell'incidenza delle patologie Hpv correlate anche nella popolazione maschile. Gli importanti risultati dello studio potranno consentirci di predisporre strategie utili per migliorare la propensione dei maschi a rischio alla vaccinazione volontaria anti-Hpv, una volta che questa verra' resa disponibile gratuitamente anche nel Lazio, sulla scorta dell'esempio di altre Regioni italiane".
Sulla propensione alla vaccinazione quadrivalente erano state gia' raccolte "molte informazioni tra le adolescenti e le donne adulte, ma pochi dati erano ancora disponibili tra i maschi europei e a maggior rischio di infezione da Hpv", concludono gli esperti.
(Wel/ Dire)