In Emilia-Romagna nuova legge: Medicinali reperibili in mezz'ora
(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 9 mar. - Medicinali e prodotti per la prima infanzia a 'ordinazione' la notte, con impegno della farmacia a metterli a disposizione entro mezz'ora. E' questa la novita' piu' sostanziosa della nuova legge sulle farmacie approvata nei giorni scorsi dall'assemblea legislativa. "Si e' cercato di dare piu' informazione in modo tale che sia piu' facile trovare la farmacia di turno e soprattutto sia possibile parlare col farmacista la notte nel caso il servizio sia fatto solo su chiamata", spiega l'assessore regionale alla Sanita', Sergio Venturi. Con le nuove regole "ci si puo' mettere d'accordo di trovarsi alla farmacia senza aspettare fuori dalla porta la classica mezz'ora prima che il farmacista arrivi". Al turno di notte a cui gli emiliano-romagnoli sono abituati, insomma, spesso dispendioso per le farmacie, succedera' in molti casi un servizio a chiamata, basato sulla reperibilita' del farmacista. Ma se concedere o meno questa possibilita' spettera' comunque ai Comuni.
La Regione pero', avvalendosi delle Ausl, vigilera' sul corretto funzionamento del servizio in reperibilita' "con facolta' di sospenderne la possibilita' per le farmacie inadempienti". La legge, che regola la distribuzione delle farmacie e introduce anche l'obbligo di esporre la croce verde, e' stata approvata coi si' della maggioranza e l'astensione di tutti i gruppi d'opposizione. La novita' delle reperibilita' notturna e' il frutto di una mediazione con le associazione dei farmacisti condotta dal relatore di maggioranza della legge, Giuseppe Paruolo del Pd. In aula il consigliere ha sottolineato anche "l'utilizzo delle nuove tecnologie" previsto dalla legge "per fornire un nuovo servizio ai cittadini", ovvero "il portale gestito dalle Ausl con le informazioni su turni, orari e ferie".
La legge prevede che nella farmacia si possano svolgere attivita' commerciali purche' non in contrasto con la loro funzione principale: il Movimento 5 stelle ha visto accolto un proprio emendamento che sottolinea il "dovere del farmacista di disporre i prodotti sugli scaffali e fornire le informazioni su prodotti e servizi, in modo da garantire la distinguibilita' da parte dei cittadini fra prodotti sanitari e altri prodotti prettamente commerciali", come ha spiegato Raffaella Sensoli.
Le opposizioni hanno comunque criticato la scelta di includere nella legge il ticket per chi non si presenta a esami e visite specialistiche senza disdire in tempo utile l'appuntamento. "Non ci e' pero' piaciuto- ha detto Gabriele Delmonte della Lega- il modo di inserire un emendamento al progetto di legge sugli istituti farmaceutici. Sarebbe stato piu' utile prevedere una norma ad hoc. Su questo c'e' stata pero' la totale chiusura da parte della maggioranza". Invece Tommaso Foti di Fratelli d'Italia ha chiesto: "Chi sara' soggetto alle sanzioni oltre ai cittadini italiani? E con quale sistema si andra' a recuperare il mancato pagamento del ticket? Era auspicabile un disegno di legge ad hoc".
(Wel/ Dire)