Una nuova combinazione di farmaci blocca proteina mutata di braf
(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 20 lug. - Individuata la causa dell'inefficacia delle terapie piu' impiegate per il cancro del colon-retto Braf mutato: la presenza anomala della proteina Met (un recettore localizzato sulla membrana cellulare) e' responsabile della resistenza alle combinazioni di farmaci utilizzate contro questo tipo di tumori. Lo rivela uno studio condotto dal Filippo Pietrantonio, oncologo dell'Istituto nazionale dei Tumori di Milano, insieme a Daniele Oddo e a Federica Di Nicolantonio, rispettivamente dottorando e ricercatrice del Dipartimento di Oncologia dell'Universita' di Torino, che operano all'Irccs di Candiolo: insieme hanno messo a punto in laboratorio una nuova combinazione di farmaci in grado di bloccare sia la proteina mutata di Braf sia il recettore Met.
"I primi risultati incoraggianti sono arrivati inizialmente sulle cellule cresciute in laboratorio. Sono poi stati confermati sul primo paziente trattato con questa associazione: con una nuova combinazione di farmaci il tumore si e' ridotto di volume dopo pochi giorni di trattamento", spiega Pietrantonio. Lo studio, finanziato da Airc, Fondazione piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus e Universita' di Torino, pubblicato di recente sulla rivista Cancer Discovery- edita dall'Associazione americana per la Ricerca sul Cancro- apre nuove prospettive per la cura di alcuni tipi tumori finora resistenti alle terapie convenzionali.
Per i tumori del colon-retto- il secondo tipo di tumore piu' frequente in Italia con 40-50 casi all'anno ogni 100.000 abitanti- nella fase avanzata della malattia, oggi sono infatti disponibili terapie a bersaglio molecolare che, insieme alla chemioterapia, consentono di raggiungere risultati che fino a vent'anni fa sembravano inimmaginabili. I progressi in questo campo sono stati resi possibili anche grazie allo studio delle caratteristiche molecolari di ciascun tumore. La mutazione dell'oncogene Braf, che e' presente nel 5-8% dei carcinomi intestinali, si associa a tumori particolarmente aggressivi e resistenti alla chemioterapia tradizionale.
"Nel 2012 avevamo identificato in laboratorio un nuovo cocktail di terapie a bersaglio molecolare per colpire proprio i tumori del colon Braf mutati", spiega Federica Di Nicolantonio dell'Universita' di Torino. Questi mix di farmaci mirati a bloccare le proteine coinvolte nella crescita dei tumori Braf mutati sono ora oggetto di studi nell'uomo con risultati molto incoraggianti. "Il cancro pero' e' un avversario scaltro e sfuggente, e anche l'efficacia degli ultimi ritrovati appare limitata dall'insorgere di una resistenza, che porta a ricadute di malattia dopo alcuni mesi. Nel momento in cui le nuove formulazioni di farmaci si sono mostrate inefficaci contro il cancro, i ricercatori hanno scoperto che uno dei meccanismi responsabili di questa farmaco resistenza nei tumori Braf mutati era proprio la proteina Met, la cui presenza anomala inficia l'efficacia delle terapie. Delineare i meccanismi molecolari che caratterizzano il tumore e' diventato fondamentale nell'era della medicina personalizzata. Questo lavoro e' la dimostrazione che integrare la clinica con la ricerca in laboratorio e' un'arma vincente per definire trattamenti specifici per i pazienti", commenta Pietrantonio che collabora con Filippo de Braud, direttore del Dipartimento e della divisione di Oncologia medica dell'Istituto nazionale dei Tumori e docente di Oncologia medica all'Universita' statale di Milano.
(Wel/Dire)