"Professionisti potranno prescrivere cio' che ritengono opportuno"
(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 20 lug. - "Continua il dibattito sui nuovi Lea, su cui e' nuovamente intervenuto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che ha affermato con chiarezza e fermezza che il medico potra' continuare a prescrivere tutto quanto riterra' opportuno. A questo punto qualcuno ha parlato di appropriatezza 'soft', come se l'esplicito riconoscimento del senso di responsabilita' con cui il medico affronta la relazione di cura dei pazienti potesse significare una sorta di autorizzazione a prescrivere accertamenti diagnostici, senza tener nel dovuto conto anche i risvolti economici che ogni decisione comporta". Lo dice la deputata Paola Binetti di Area popolare.
"Le nuove norme sull'appropriatezza prescrittiva introdotte dai nuovi Lea- aggiunge- sottolineano il ruolo fondamentale della deontologia professionale che impegna in coscienza il medico a svolgere un ruolo che ha profondi risvolti etici anche sul piano economico. Si riafferma la centralita' del medico che, nelle sue decisioni deve avere come unico criterio orientatore il diritto del malato a ricevere le cure necessarie, sulla base degli approfondimenti necessari. Non e' questione di una sorta di neo-paternalismo medico che dovra' decidere in scienza e coscienza, ma che in definitiva potra' fare quel che vuole", continua. E' piuttosto in gioco un nuovo modello di formazione per la classe medica, in cui accanto alle conoscenze e alle competenze cliniche, dovra' acquisire anche una solida competenza economica, per valutare correttamente cio' che e' necessario a questo paziente, senza fargli mancare nulla, ma evitando quel consumismo inutile di indagini o di prescrizioni superflue. I nuovi Lea rendono atto alla dignita' del medico della sua capacita' di decidere avendo sempre presente anche le tematiche proprie della sanita' pubblica, e della valutazione complessiva dei processi".
(Wel/ Dire)