(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 22 giu. - "Ovviamente va bene il guadagno e anche le leggi che consentono di trasferire il bene attraverso le frontiere, perche' questo e' quello che accade nell'Europa unita, ma non bisogna andare a discapito della salute del cittadino. In quel caso noi interveniamo e lo stiamo facendo". Lo ha detto il direttore generale dell'Agenzia italiana del Farmaco, Luca Pani, interpellato dai giornalisti sul mercato parallelo dei farmaci all'estero a margine dell'incontro dal titolo 'L'innovazione sostenibile, dal paziente al sistema', organizzato dall'Aifa oggi a Roma presso l'Ara Pacis.
"Esistono due aspetti sui farmaci- ha proseguito- che spesso si confondono: uno riguarda l'indisponibilita' e l'altro la carenza. La carenza e' quando una molecola non c'e' e noi interveniamo con procedure di import parallelo; quanto all'indisponibilita' e' invece locale, regionale o addirittura sub-regionale, cioe' ci sono delle farmacie in alcune zone d'Italia dove esportatori paralleli, spesso per fare facili guadagni, lasciano in indisponibilita' e non in carenza quel territorio. Allora noi dobbiamo valutare, e lo facciamo con un accordo con le forze dell'ordine e prevalentemente con i Carabinieri dei Nas- ha concluso Pani- se un comportamento e' criminoso".
(Wel/Dire)