(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 15 giu. - I ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche hanno scoperto il perche' solo alcuni geni della regione cromosomica Hla sono associati alla predisposizione di ammalarsi di celiachia. Lo studio, coordinato da Giovanna del Pozzo dell'Istituto di genetica e biofisica (Igb-Cnr) e Carmen Gianfrani dell'Istituto di biochimica delle proteine (Ibp-Cnr), e' stato pubblicato sulla rivista The Journal of Autoimmunity.
"Nel 95% dei soggetti affetti da celiachia sono presenti alcuni specifici geni definiti di rischio o predisponenti la malattia, in quanto associati all'instaurarsi della risposta immunologica al glutine del grano- spiega Giovanna Del Pozzo dell'Igb-Cnr- I geni in questione sono DQA1*05 e DQB1*02 del locus Hla, che codificano la molecola HLA-DQ2.5 la quale, a sua volta, lega alcune sequenze peptidiche del glutine che l'organismo dei pazienti celiaci riconosce come estranee, attivando le cellule del sistema immunitario".
Secondo la ricerca, nel determinare la predisposizione alla malattia e' importante non solo il numero di questi geni Hla ma anche la quantita' di molecole di Rna da essi prodotta. "I due geni di rischio associati alla celiachia producono una quantita' di Rna elevata, maggiore di quella prodotta da geni Hla non associati alla malattia- prosegue Del Pozzo- Lo studio dimostra che pazienti sia omozigoti sia eterozigoti, cioe' in cui la variante, o allele di rischio, e' presente su entrambi i cromosomi 6, o su uno soltanto, producono una quantita' paragonabile di molecole Hla in grado di presentare i peptidi del glutine tossici. Cio' spiega perche' e' tanto importante la quantita' di glutine introdotta con la dieta nel determinare la reazione infiammatoria a livello dell'intestino". Gianfrani dell'Ibp-Cnr chiarisce che "non solo la determinazione dei geni Hla di rischio ma anche dei livelli di espressione potra' servire nel futuro per stabilire l'entita' della predisposizione alla celiachia. Inoltre questi risultati rappresentano un avanzamento nella conoscenza del meccanismo molecolare alla base anche di altre patologie autoimmuni".
Lo studio e' finanziato dalla Fondazione Celiachia e dal Miur ed e' risultato vincitore del bando 'Precision Medicine' del Progetto InterOmics del Dipartimento di scienze biomediche (Dsb-Cnr), coordinato da Luciano Milanesi.
(Wel/Dire)