Chine': "Parlo da magistrato, questa legge chiarisce equivoci"
(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 17 feb. - "Lo dico da magistrato: non sono d'accordo che la giustizia entri cosi' tanto in ambito medico. Grazie al mio lavoro ho potuto testare questa sorta di invasivita' della magistratura nel mondo sanitario. Va tenuto pero' presente che quando c'e' un vuoto legislativo o comunque la norma e' equivoca, la magistratura inevitabilmente svolge questo ruolo interpretativo e che sovente e' di supplenza. Il legislatore ha pero' deciso qui di intervenire, quindi in futuro speriamo ci sia solo applicazione della legge". Cosi' Giuseppe Chine', capo di gabinetto del ministero della Salute, intervistato dall'agenzia Dire in occasione del convegno 'Responsabilita' professionale del personale sanitario: cosa cambia?', che si e' svolto nei giorni scorsi presso l'aula Brasca del policlinico universitario 'A.
Gemelli' di Roma.
Ma quanto cambiera' la vita dei pazienti se il testo dovesse diventare legge? "Moltissimo- ha risposto- perche' nel progetto di legge sono disciplinati due istituti: il primo e' quello dell'azione diretta, quindi il paziente che si sentira' danneggiato potra' agire direttamente nei confronti della compagnia di assicurazione; il paziente inoltre potra' agire, nell'ipotesi in cui la compagnia di assicurazione dovesse fallire o comunque non ci fosse assicurazione, per ottenere un ristoro da pare del fondo di garanzia delle vittime di malpractice che viene istituito con il progetto di legge".
Come si potranno reinvestire i soldi eventualmente risparmiati dalla medicina difensiva? "Come spiegato dal ministro Lorenzin negli ultimi giorni, la priorita' e' senz'altro quella dei farmaci innovativi oncologici ad altissimo costo insieme allo sblocco del turnover per permettere assunzioni di medici e infermieri in modo da colmare le lacune di organico che esistono nei principali ospedali italiani".
(Wel/Dire)