(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 17 feb. - "In Italia per molti anni si sono sviluppate tante societa' scientifiche che nulla hanno a che vedere con la parola stessa. Averne oltre 500 sta nella liberta' che giustamente il nostro Paese garantisce a tutti di aggregarsi e riunirsi, elaborando culturalmente un impegno anche sul fronte della scienza medica. Ma credo che oggi dovremmo obiettivamente fare un decreto, che sara' competenza del ministero della Salute, dove verranno inseriti una serie di criteri e requisiti per i quali queste 500 societa' scientifiche verranno individuate e selezionate, eliminando i conflitti di interesse che ci possono essere, ad esempio con il mondo dell'impresa farmaceutica, rispetto alla credibilita' della societa' stessa. Deve ovviamente essere garantita una rappresentanza territoriale, ma avere una societa' finalizzata solo in una Regione e basta, a nostro avviso non puo' essere idoneo. Quella societa' puo' ovviamente continuare a svolgere la sua attivita', ma non puo' essere idonea per un lavoro cosi' delicato come quello dell'elaborazione delle linee guida per l'intero Paese".
Cosi' il deputato del Pd Federico Gelli, relatore del Ddl che porta il suo nome, intervistato dall'agenzia Dire in occasione del convegno 'Responsabilita' professionale del personale sanitario: cosa cambia?', che si e' svolto nei giorni scorsi presso l'aula Brasca del policlinico universitario 'A. Gemelli' di Roma.
(Wel/Dire)