(DIRE- Notiziario settimanale Sanita') Roma, 10 feb. - Oggi, come nel 2006, la salute rimane un elemento fondamentale nella vita delle italiane. Per il 69% delle donne il benessere rappresenta una priorita', ma per quanto facciano di piu' rispetto al passato per stare bene, solo il 46% e' soddisfatto (70% nel 2006) della gestione della propria salute e due su tre (67%) vorrebbero poter fare di piu'. Questo il profilo della donna italiana che emerge da un'indagine promossa dall'Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda) su un campione di 800 nostre connazionali di eta' compresa tra i 18 e i 64 anni, con l'obiettivo di analizzare come sia evoluto a distanza di 10 anni il rapporto femminile con il proprio benessere. I dati della survey, che replica un'analoga ricerca svolta da Onda nel 2006, sono stati presentati in occasione del decennale dell'Osservatorio.
Secondo quanto emerso dall'indagine, molti sono stati i risultati raggiunti e, rispetto a dieci anni fa, si evidenzia un generale miglioramento degli stili di vita corretti. Le donne curano molto di piu' la propria alimentazione (57%), ritenuta un elemento importante per mantenere un buono stato di salute, e svolgono maggiore attivita' fisica. Oggi, infatti, quasi la meta' delle intervistate la pratica regolarmente (47%). Inoltre, le signore appaiono molto piu' sensibilizzate e vicine al concetto di prevenzione, sia dal punto di vista dichiarato che pratico. Il 49% afferma, infatti, di fare prevenzione (rispetto al 44% del 2006), mentre il 62% (rispetto al 48% del 2006) si sottopone a controlli e visite anche in assenza di malattie o problematiche specifiche. A tale proposito, dalla survey risulta che le principali barriere che ostacolano un'efficace attivita' di prevenzione sono il costo delle prestazioni (63%) e la scarsa informazione sugli esami di screening da effettuare (24%).
In aumento anche il ruolo della donna come caregiver: tre su quattro, infatti, si occupano del benessere di almeno un familiare, pur percependo verso di se' meno supporto da parte della propria famiglia. I risultati dell'indagine mostrano quindi un miglioramento del rapporto delle italiane con il proprio benessere non ancora privo, pero', di elementi negativi. Oggi le donne, rispetto alla precedente rilevazione del 2006, si dichiarano, infatti, meno soddisfatte del proprio stato di salute sia dal punto di vista fisico (23% sono poco e per nulla soddisfatte, di contro il 17% nel 2006), sia da quello psicologico e mentale (14% poco o per nulla soddisfatte rispetto al 10% nel 2006). In particolare, lo stress e i problemi psichici sono i principali disturbi che affliggono le intervistate. Tra le criticita' emerse dalla ricerca, il 44% ritiene insufficienti i servizi offerti dal Servizio sanitario nazionale e simili percentuali di insoddisfazione si riscontrano anche rispetto all'attenzione alle esigenze femminili da parte di ospedali e istituzioni (rispettivamente il 46% e il 47%). Proprio in merito a questi aspetti, Onda, da sempre impegnata sul fronte della promozione di una cultura della medicina di genere, dal 2007 premia con l'assegnazione di 'Bollini rosa' gli ospedali italiani che offrono servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili, riservando particolare attenzione alle specifiche esigenze dell'utenza rosa.
In dieci anni, dice Francesca Merzagora, cofondatrice e presidente Onda, "molti risultati sono stati raggiunti". Dai dati emersi dall'indagine, si evidenzia un miglioramento degli stili di vita corretti (alimentazione e movimento, ormai praticato abitualmente dal 47% delle donne) e una maggiore attenzione alla prevenzione, messa in atto dal 62% delle intervistate. Tumori (55%), disturbi psichici e stress (39%), malattie neurodegenerative (25%) e malattie cardiovascolari (18%) sono le principali preoccupazioni di salute delle italiane. Comunque, "molto ancora resta da fare", aggiunge Merzagora. Come per migliorare la percezione delle donne sul grado di attenzione delle istituzioni nei confronti della loro salute e sui servizi offerti dal Servizio sanitario nazionale (il 44% non li ritiene sufficienti). Cosi' come per aumentare il livello di soddisfazione sulla gestione del proprio benessere (dal 70% del 2006 al 46% di oggi), per promuovere ulteriori campagne contro l'abitudine al fumo (ancora oggi una donna su quattro e' fumatrice). Per la presidente Onda, poi, occorre anche riflettere sul cambiamento radicale dell'approccio farmacologico. L'utilizzo esclusivo della medicina tradizionale passa dal 71% al 25%, a favore della medicina alternativa: a tale proposito, Onda sottolinea l'importanza per le patologie serie di non abbandonare un approccio terapeutico tradizionale. Interessante, inoltre, la curiosita' delle donne italiane sulla loro salute, sfruttando in particolare Internet come mezzo preferenziale per reperire informazioni e aggiornamenti (dall'8% del 2006 al 65% di oggi).
(Wel/ Dire)