(DIRE- Notiziario settimanale Sanita') Roma, 10 feb. - La diagnosi dell'epilessia, in Italia, e' ancora sottostimata. Lo dice, in occasione della Giornata nazionale per l'Epilessia, la Societa' italiana di Neurologia (Sin). Accanto alle tradizionali crisi convulsive, infatti, spiegano gli esperti, esiste un ampio spettro di disturbi legati all'epilessia spesso sottovalutati, come le crisi parziali. Non solo, ma ci sono le crisi visive, quelle uditive, le sensazioni fastidiose allo stomaco simili a un pugno e alla gola, con palpitazione e rossore del volto. Cioe' le crisi vegetative, la cosiddetta "aura epigastrica". Nello stesso gruppo, aggiunge la Sin, ci sono le impressioni di "gia' visto" o "gia' vissuto", come le crisi dismnesiche, gli stati di animo di paura improvvisa simili agli attacchi di panico (crisi affettive), forti nausee.
In tutte queste forme il paziente puo' rimanere perfettamente cosciente. Oggi, spiega Umberto Aguglia, coordinatore gruppo di studio epilessie Sin, professore ordinario di Neurologia all'Universita' Magna Graecia di Catanzaro e direttore del Centro regionale epilessie di Reggio Calabria, "registriamo un ritardo di molti anni, in alcuni casi fino a 30 anni, nella diagnosi dell'epilessia che esordisce in eta' adulta con crisi parziali non convulsive senza perdita di coscienza". Nella maggior parte dei casi il ritardo e' riconducibile al paziente stesso che sottovaluta le crisi, nel 30%, invece, e' il medico a non riconoscere i sintomi e a formulare una diagnosi errata, rimarca. "E' fondamentale, quindi, sensibilizzare pazienti e classe medica sull'esistenza di sintomi che vanno oltre la piu' conosciuta crisi convulsiva".
In Italia l'epilessia colpisce 500.000 persone e ogni anno si registrano 25.000 nuovi casi. Nel mondo, si stima che da cinque a dieci persone su 1.000 siano affette da questa patologia che che riguarda soprattutto bambini, adolescenti e over 65. I pazienti che vengono adeguatamente curati possono condurre una vita normale, attiva e produttiva. Le donne, in particolare, non devono rinunciare al desiderio di maternita' perche', se informate e seguite da uno specialista neurologo, possono affrontare con serenita' la gravidanza e concepire figli sani. La Societa' italiana di Neurologia persegue con impegno e costanza un'attivita' di ricerca scientifica sulle malattie neurologiche correlate all'epilessia, con l'obiettivo di sviluppare strumenti diagnostici e terapeutici sempre piu' efficaci nell'identificazione e nella cura di questa patologia, conclude la Sin.
(Wel/ Dire)