Problemi fertilita', in Italia prima visita per donne a 36,3 anni
Ginecologa: Campagne informazione su tema non ancora sufficienti
(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 3 feb. - Che il periodo piu' fertile per una donna sia tra i 20 e i 25 anni e che la fertilita' subisca un considerevole calo dai 35 ai 40, per poi subire un ulteriore declino, sembrava fosse ormai noto. Eppure, pare che oggi ci sia ancora molto da fare, sia in termini di formazione dei futuri operatori sanitari sia nel campo dell'informazione pubblica, perche' lo strettissimo legame tra eta' della donna e la sua fertilita' venga realmente compreso.
"In Italia- spiega all'Agenzia di stampa Dire Maria Giuseppina Picconeri, ginecologa specialista in medicina della riproduzione e direttrice del centro 'Nike Medical Center' di Roma- l'eta' media della donna alla sua prima visita per problemi di fertilita' e' intorno ai 36,3 anni, rispetto ad una media al di sotto dei 30 anni negli Stati Uniti. E ancora oggi, in occasione della loro prima visita presso uno specialista di procreazione medicalmente assistita, le nostre pazienti ci rivolgono frequentemente proprio questa domanda: 'Come e' possibile che io, avendo superato i 40 anni, abbia poche probabilita' di ottenere una gravidanza, quando ci sono persone che l'ottengono a 50 anni ed oltre?'".
È in quel preciso istante, prosegue quindi Picconeri, che "lo specialista si rende conto del fatto che, nonostante molto si sia gia' fatto per chiarire tutti gli aspetti legati alla correlazione tra aumento dell'eta' e diminuzione della fertilita' femminile, il livello di informazione del pubblico rispetto a questo tema non e' ancora sufficiente. Ma soprattutto c'e' ancora molto da fare sul tema della formazione dei futuri medici e specialisti per cio' che concerne la medicina della riproduzione". Nel nostro Paese c'e' dunque ancora poca formazione e informazione sul tema della fertilita', nonostante siano "innumerevoli e autorevoli i dibattiti svolti tra gli 'addetti ai lavori'- sottolinea ancora la ginecologa- le campagne di informazione e di sensibilizzazione rivolte al pubblico ed entrambi supportati da eloquenti dati scientifici, sociologici e statistici. E il tutto, con notevoli sforzi da parte di societa' scientifiche- conclude la direttrice del centro 'Nike Medical Center' di Roma- centri di procreazione medicalmente assistita pubblici e privati e istituzioni".
(Wel/Dire)
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