(DIRE-Notiziario settimanale Sanita') Roma, 21 dic. - Era il 1966, e al San Camillo di Roma venne effettuato il primo intervento di cateterismo cardiaco. Oggi, nell'ospedale sulla circonvallazione Gianicolense, si e' celebrato l'anniversario di quell'evento, insieme a chi, 50 anni fa, effettuo' l'operazione: il professor Giorgio Biffani. Una giornata "che non vuol essere un vero e proprio convegno scientifico", ma piu' "una chiacchierata e un incontro, per ricordare un evento fondamentale per la sanita' regionale e nazionale". A dirlo e' il dottor Roberto Violini, organizzatore della giornata e direttore del dipartimento di Cardiologia interventistica del San Camillo-Forlanini. Insieme a lui e al professor Biffani, hanno preso parte alla celebrazione anche il direttore generale dell'ospedale, Fabrizio D'Alba, e un ospite d'onore: il professor Adnan Kastrati, direttore del dipartimento di Malattie cardiovascolari del German Heart Center di Monaco di Baviera, che in passato ha operato anche al San Camillo.
"Dopo l'intervento del professor Biffani- ha spiegato, all'agenzia Dire, Roberto Violini- nacque l'unita' operativa di Cardiologia interventistica che io dirigo da 18 anni.
L'Emodinamica e la Cardiologia interventistica oggi sono diventati il cuore della Cardiologia. Con il cateterismo cardiaco, infatti, non si fa piu' solo la diagnosi ma il trattamento di molte malattie. Siamo arrivati al punto di poter impiantare, attraverso un catetere, una protesi aortica nei malati che non si possono operare, in modo da permettere loro un allungamento della vita oltre che un miglioramento della stessa".
"Questa e' un'azienda piena di storia, tradizione e competenze- ha aggiunto D'Alba- e la giornata di oggi lo dimostra. Da questo dobbiamo fondare la visione di questa azienda e il nostro futuro: non un grosso ospedale ma un grande ospedale, la Cardiologia e' gia' un'eccellenza e ne abbiamo anche altre. Dobbiamo lavorare per far si' che giornate come questa possano essercene sempre di piu'".
"L'intervento che ho effettuato 50 anni fa- ha invece sottolineato il professor Biffani- e' stato una rivoluzione nel campo della cardiologia interventistica. Io appresi la tecnica negli Stati Uniti e la riportai qui. Erano bellissimi anni in cui, insieme ad altre persone, allora piu' anziane ed esperte di me, riuscimmo a realizzare qualcosa di buono".
"Il San Camillo e' stato per me il primo contatto con la cardiologia moderna e parliamo di 30 anni fa- ha concluso Kastrati- venni qui perche' c'era una tecnologia moderna e vedo con piacere che c'e' ancora oggi. Sono molto felice di rivedere i miei colleghi che danno un grande contribuito al settore". (Wel/ Dire)