Chersevani: "Decreto lea fondamentale e finito nell'incertezza"
(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 14 dic. - "La preoccupazione sul futuro c'e', anche perche' la sanita' stava gia' vivendo un momento difficile...". Risponde cosi' Roberta Chersevani, presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, interpellata dall'agenzia Dire in merito alle conseguenze che l'attuale situazione di instabilita' politica potrebbe avere in campo sanitario.
"L'altro giorno presso la commissione Sanita' del Senato- racconta- siamo stati auditi sui Lea, che da moltissimi anni attendono un aggiornamento, con scarso entusiasmo da parte nostra e con perplessita' da parte dei singoli senatori presenti. E questo proprio perche' non abbiamo chiaro quale possa essere il percorso di alcuni decreti legislativi, che non sono riusciti a raggiungere la fine".
Prosegue Chersevani: "So che i miglioramenti che si volevano proporre nell'ambito della sanita', con qualche nuovo emendamento, non e' stato possibile presentarli; quindi e' un momento difficile per tutti quanti noi e in generale per la sanita'. E questo facendo riferimento soprattutto al decreto sui Lea". Per la presidente FNOMCeO c'e' preoccupazione anche per il decreto sulla responsabilita' del personale sanitario: "Speravamo molto che riuscisse ad essere portato al suo naturale compimento- sottolinea- e questo, per lo meno fino ad oggi, non e' stato possibile. Il decreto era quasi alla fine del suo percorso e da parte nostra c'era una speranza che non abbiamo visto realizzarsi".
C'e' poi un altro decreto legislativo che riguarda i medici, quello relativo al riordino degli ordini professionali: "Questo decreto puo' essere importante per noi- dice Chersevani- soprattutto se pensiamo che la legge istitutiva piu' recente risale al 1946 e quindi e' molto datata. Anche da questo punto di vista, insomma, la preoccupazione c'e'".
Racconta ancora all'agenzia Dire la presidente FNOMCeO: "Ho sentito alcuni colleghi delle organizzazioni sindacali e anche da parte loro c'e' preoccupazione e perplessita'. Noi come classe medica stiamo vivendo con difficolta' per il disagio della professione, per l'eta' media dei colleghi, che e' abbastanza elevata, e per una mancanza di turnover".
Il progresso, secondo Chersevani, porta a far si' che ci siano "piu' possibilita' di diagnosi- aggiunge- ma in questo momento c'e' una sorta di squilibrio tra quello che possiamo offrire e la richiesta da parte dei pazienti che viene spontanea ed e' anche giusto seguire, ovviamente con i criteri di appropriatezza che fanno parte della nostra professione. È chiaro che i fondi ci devono essere e da questo punto di vista non possiamo fare sconti".
Chiederete un incontro al ministro Lorenzin per fare il punto sulla situazione? "Ho lasciato 'tranquillo' il ministro in questi giorni- risponde la presidente FNOMCeO- anche perche' immagino ci siano effettivamente tante altre problematiche che devono essere gestite. A breve abbiamo un Consiglio nazionale, il che vuol dire la riunione di tutti i presidenti di ordine provinciale e, prima di quella data, spero di poter avere qualche dato piu' recente. Ma spero anche che la stessa politica- conclude infine Chersevani- abbia qualche altra informazione da poterci dare".
(Wel/ Dire)