Nell'intestino e nel fegato, possibile progettare probiotici personalizzati
(DIRE - Notiziario settimanale Sanita') Roma, 13 apr. - Una nuova scoperta nello studio del microbiota, l'insieme di microorganismi (alcuni miliardi, in prevalenza batteri) localizzati nel tubo digerente e un tempo conosciuti come flora intestinale. I meccanismi che ne regolano l'interazione con il dna dell'uomo e l'ambiente circostante sono alla base di numerose malattie semplici e complesse. Uno studio del Bambino Gesu' ha descritto per la prima volta nella letteratura internazionale un modello di microbiota associato a fegato grasso e obesita'. Medici e ricercatori dell'Ospedale hanno scoperto che nell'intestino dei bambini obesi e con fegato grasso alcune famiglie di batteri sono troppo numerose (Ruminococcus e Dorea) se paragonate a quelle presenti in un soggetto sano, mentre altre sono troppe esigue (Oscillospira). L'associazione tra alterazione della flora intestinale e obesita' apre la strada alla creazione e alla prescrizione di probiotici personalizzati, con tutti i vantaggi annessi sia in termini di salute, sia in termini di costi sociali. Lo studio e' stato pubblicato sulla rivista scientifica Hepatology.
LA FOTOGRAFIA DEL MICROBIOTA DEI BAMBINI OBESI E CON FEGATO GRASSO. Nelle persone sane la popolazione batterica che forma il microbiota intestinale risulta molto diversificata. Di contro, in tutti i pazienti obesi con fegato grasso, alcune specie batteriche risultano particolarmente abbondanti (Ruminococcus e Dorea), mentre altre (Oscillospira) sono eccessivamente scarse rispetto a quelle presenti nei soggetti sani. Sono presenti insomma diverse forme di squilibri nella sua composizione.
Cosi' in un comunicato l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu' - Irccs.
Nel dettaglio, e' stato possibile tracciare due modelli di microbiota corrispondenti ad altrettanti profili: uno associato all'insorgenza del fegato grasso, caratterizzato da una diminuzione del genere microbico Oscillospira e all'aumento di una specifica molecola (2-butanone); l'altro associato invece allo stato piu' avanzato della malattia (steatoepatite), identificabile dall'elevato numero dei generi microbici Ruminococcus e Dorea. Lo studio e' stato reso possibile grazie a un approccio originale sviluppato dai ricercatori dell'unita' di microbioma umano insieme a quelli dell'unita' di ricerca sulle malattie epatiche. Il metodo e' consistito nella integrazione di una grandissima quantita' di dati prodotti dalle piattaforme di sequenziamento di seconda generazione (Next Generation Sequencing) e dalle piattaforme di spettrometria di massa di cui sono dotati i laboratori del Bambino Gesu'. Dall'integrazione di questi "big data" e' stato possibile produrre il primo modello di microbiota funzionale associato a casi pediatrici di fegato grasso e obesita'.
I PROBIOTICI PERSONALIZZATI. Lo studio del Bambino Gesu' dimostra che la caratterizzazione completa del microbiota associato al fegato grasso permettera' di selezionare probiotici ad-hoc per i bambini obesi e con problemi di steatosi, favorendo il processo di guarigione dell'organo e il recupero del peso ottimale. La scelta e l'associazione di batteri attivi per combattere tali patologie non puo' prescindere quindi dallo studio personalizzato dei profili del microbiota intestinale. Uno dei dati piu' recenti in tema di spesa sanitaria e' infatti l'aumento del numero delle prescrizioni per i cosiddetti "integratori", continua l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu' - Irccs.
Ad oggi, in Italia, queste prescrizioni costituiscono il 6,6% del totale delle ricette degli specialisti. Al primo posto tra gli integratori prescritti ci sono i probiotici (12,6%) seguiti dai prodotti per le articolazioni (8,9%) e da quelli oftalmici (8,2%). Tra i prescrittori di probiotici, al primo posto ci sono di gran lunga i pediatri (73%), seguiti dai gastroenterologi (9,8%). Per dare una stima del giro di affari correlato ai probiotici si calcola che nel 2016 si spenderanno nel mondo 42 miliardi di dollari.
"Gli studi sul microbioma intestinale sono fondamentali in pediatria per evidenziare la correlazione tra profili microbici e metabolici e principali patologie correlate ad alterazioni gastrointestinali- spiega Lorenza Putignani, responsabile di parassitologia del Bambino Gesu'- Si apre cosi' una nuova medicina dei sistemi, in grado di evidenziare il ruolo delle comunita' microbiche nell'insorgenza e progressione delle patologie, aspetto fondamentale soprattutto nel periodo di crescita del bambino, quando si gettano le basi per "preparare" lo stato di salute durante tutte le fasi successive di vita dall' infanzia, alla vita adulta, alla senescenza". "Dallo studio emergono due evidenze molto importanti, soprattutto per i pediatri. In primis per avere un fegato sano bisogna avere un intestino sano, popolato cioe' da batteri 'amici'. La seconda evidenza e' la necessita' di una piu' scientifica e 'aggiornata' prescrizione dei probiotici per i bambini. Da questo lavoro infatti, frutto dell'esperienza e delle avanzate tecnologie del Bambino Gesu', si conferma l'importanza strategica del ruolo dei probiotici nell'obesita' e nel fegato grasso, ma anche e soprattutto la necessita' di nuove associazioni e formulazioni di batteri per combattere tali patologie. Parallelamente si afferma l'inutilita' dell'uso indiscriminato delle formulazioni esistenti", aggiunge Valerio Nobili, responsabile di malattie epato-metaboliche dell'Ospedale.
(Wel/Dire)