Autismo, Iasevoli: "Ogni persona costa 1,5 mln"
Binetti: "Con i Lea, si punta a uniformita' di trattamento"
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 6 apr. - "L'autismo ha una forte valenza economica: i dati evidenziano, e il presidente dell'Istituto superiore di Sanita' Walter Ricciardi ricorda, che spendiamo un milione e mezzo di euro per singola persona assistita. Il disturbo e' in forte crescita e richiede un approccio multidisciplinare". Ha aperto con queste parole il seminario su 'Lo spettro autistico' a Roma, Gennaro Iasevoli, direttore del dipartimento di Scienze Umane della Lumsa, presentando l'ultimo testo curato da Paola Binetti, deputato Ap, nato all'indomani della prima legge sull'autismo.
"E una sorta di legge quadro che richiede ad ogni interlocutore di fare la sua parte attivandosi per trovare le risorse. Il primo punto qualificante- continua Binetti- e' il riferimento alla carta dei diritti dell'Onu per i soggetti con disabilita'. Non stiamo facendo un favore a queste persone- chiosa il neuropsichiatra infantile- e' l'ottica della giustizia che ci deve muovere. Ci mettiamo in gioco come persone che devono accogliere nella complessita' una delle varie forme della fragilita' umana. Stiamo parlando di diritti".
Il secondo punto importante della legge e' "l'aver tracciato un binario. Due linee che devono procedere parallelamente- prosegue l'esponente della commissione Affari sociali alla Camera- da un lato abbiamo le linee guida che ci aiutano a capire come trattare e soddisfare i bisogni di queste persone rispettando le migliori evidenze scientifiche; dall'altro ci sono i Livelli essenziali di assistenza (Lea). Deve esserci una simmetria perfetta tra linee guida e Lea- ribadisce Binetti- quest'ultima e' una legge di rango nazionale. In Italia abbiamo un Sistema sanitario nazionale, ma di fatto ci sono 20 sistemi sanitari regionali. I Lea, essendo una legge nazionale, dovranno essere invece rispettati uniformemente su tutto il territorio". Ancora, la legge riconosce l'autismo "come universo frammentato che ci obbliga ad offrire al soggetto autistico un contesto integrato".
"Infatti- puntualizza il medico- il terzo articolo, il piu' lungo della legge, fa riferimento all'indispensabile principio del coordinamento, che riassume nella dimensione multiprofessionale e multiculturale l'unita' della proposta che si deve fare al bambino a livello pedagogico, terapeutico ed educativo. È impossibile- ribadisce il deputato- trovare una ricetta uguale che valga per due bambini". L'articolo 4 da' infine risalto al "valore di una ricerca onesta e seria sul piano genetico, degli stili di vita, dei modelli educativi e riabilitativi. Non abbiamo bisogno di farci la guerra- conclude- ma di far convergere la pluralita' dei punti di vista in un confronto di evidenze scientifiche".
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