SANITA. Aiom: Calano tumori, ma non tra donne
Fumo tra prime cause, 23% italiane è tabagista
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 30 set. - In Italia si registra un calo significativo del numero di uomini colpiti da tumore. Le diagnosi stimate nel 2015 sono 194.400, mentre erano 196.100 nel 2014 e 199.500 nel 2013. Una tendenza costante, questa, dovuta soprattutto all'efficacia delle campagne di prevenzione. Ma gli stessi risultati non sono stati raggiunti fra le donne, visto che i nuovi casi sono in lieve crescita nel sesso femminile (circa 169.000 nel 2015). Sono alcuni dei dati raccolti nel libro 'I numeri del cancro in Italia 2015', il volume curato dall'Aiom (Associazione italiana di Oncologia medica) e dall'Airtum (Associazione italiana Registri tumori) e presentato nei giorni scorsi a Roma presso il ministero della Salute.
"Si riduce la mortalità complessiva- ha commentato Carmine Pinto, presidente Aiom- grazie a terapie efficaci e agli screening. Ma serve impegno per la prevenzione, soprattutto nelle donne: il 23% di loro, infatti, ancora fuma". Ha aggiunto quindi Emanuele Crocetti, segretario Airtum: "Nel nostro Paese per molte forme la sopravvivenza è superiore alla media europea". Ma preoccupa appunto, soprattutto, la diffusione del vizio del fumo. Il 23% delle italiane è tabagista, con ricadute evidenti: tra il 1999 e il 2010 l'incidenza del tumore del polmone è diminuita del 20% tra gli uomini, mentre si registra un +36% fra le donne. Nel 2015 sono stimate complessivamente 363.300 nuove diagnosi di cancro: la neoplasia più frequente è quella del colon-retto (52.000), seguita da seno (48.000), polmone (41.000), prostata (35.000) e vescica (26.000).
Nel 2015 sono circa 3 milioni gli italiani vivi con una diagnosi di tumore, con un incremento del 17% rispetto al 2010 (+20% per i maschi e +15% per le femmine).
(Wel/ Dire)
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