(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 23 set. - Telemedicina in carcere per risparmiare sugli spostamenti e personale della Regione appositamente formato, per coadiuvare gli agenti di polizia penitenziare nella gestione dei detenuti con problemi psichiatrici. Sono queste le principali novità emerse a seguito della visita fatta dall'assessore alla Salute e vicepresidente della giunta ligure Sonia Viale alla casa circondariale di Marassi, a Genova. "In questi anni- sottolinea Viale- c'è stato un forte aumento dei detenuti con problemi psichiatrici e nei prossimi giorni la Regione siglerà un'intesa con il carcere genovese per affrontare questo problema. Avvieremo anche progetti di telemedicina per ridurre i costi e migliorare le prestazioni. La giunta è molta attenta anche al benessere degli agenti penitenziari, che svolgono un lavoro molto difficile".
Proprio per questo, nei prossimi giorni, Viale tornerà nel carcere di Marassi per incontrare il sindacato di polizia penitenziaria Sappe. "Dopo la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari- continua l'assessore- la legge ha imposto alle Regioni di realizzare i Rems, residenze per l'esecuzione della misura di sicurezza. In Liguria sono già partiti i lavori per la struttura di Calice al Cornoviglio, in provincia della Spezia, ma i posti saranno soltanto 20. Al momento ci sono 17 liguri, autori di reato, ospiti del Rems di Castiglione delle Stiviere in provincia di Mantova. Una volta ultimata la struttura di Calice verranno trasferiti lì".
Il carcere di Marassi, spiega il direttore Salvatore Mazzeo, "ha 700 detenuti, ma solo 450 posti. Nonostante una reale diminuzione dei reati in tutta Italia noi siamo ancora in pieno affollamento". Una delle ragioni è il fatto che, Marassi, è l'unica casa circondariale ligure con un reparto di osservazione psichiatrica temporanea per i detenuti (5 posti occupati da ciascun carcerato per un massimo di 30 giorni) e un reparto di salute mentale con un unico posto. "Poi- sottolinea Mazzeo- ci sono altri 14 posti dedicati al sostegno integrato. L'incontro con l'assessore Viale, così come quello di agosto con il governatore Giovanni Toti, è stato molto positivo. La telemedicina- precisa Mazzeo- è fondamentale per ridurre i costi, visto che per portare in ospedale un detenuto, tra personale e mezzi, spediamo circa 500 euro".
(Wel/ Dire)