Proposte che andranno nel disegno di legge sul rischio clinico
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 16 set. - "Il ministro Lorenzin ha contabilizzato in oltre 13 miliardi il costo attuale della medicina difensiva in Italia. Rispondendo ad una precisa interrogazione presentata insieme al collega Raffaele Calabrò durante il question time, ha riferito sui risultati della Commissione ministeriale istituita nel marzo scorso proprio su questo tema. Una serie di proposte interessanti che andranno integrate nel disegno di legge sul rischio clinico su cui la Commissione Affari sociali sta lavorando dall'inizio della legislatura. Lo dichiara Paola Binetti, deputato di Area popolare (Ncd- Udc).
"Ferma restando la responsabilità personale del medico e del personale sanitario, occorre evitare di assimilare a fatti di malasanità tutte le naturali incertezze che caratterizzano le dinamiche biologiche del corpo umano e su cui il medico è obbligato ad agire in scienza e coscienza. I rischi che il malato corre devono tendere il più possibile a zero- spiega la parlamentare- grazie alla competenza professionale del personale e ai modelli organizzativi predisposti dalle Aziende. Ma ciò non giustifica una serie di procedure costosissime, e il più delle volte inutili, che creano un sovraccarico economico per il SSN, da evitare tanto più in un momento di Spending Review. Migliorare la qualità della assistenza sanitaria, garantire la sicurezza del paziente, offrirgli la possibilità di accedere a cure innovative sono gli obiettivi di una medicina che punta ad essere sempre più personalizzata. Proprio per questo la lotta agli sprechi, agli inutili duplicati di analisi e procedure, ad un contenzioso sterile e privo di fondamento, vanno evitati con coraggio e determinazione, proprio per liberare risorse da rendere disponibili per pazienti cronici, anziani, disabili e mantenere un margine positivo di flessibilità da destinare a quelle cure sempre più costose, ma al tempo sempre più risolutive, che la scienza e la tecnica mettono a nostra disposizione", conclude Binetti.
(Wel/ Dire)