(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 21 ott. - Nei paesi sviluppati il trauma cranico è la principale causa di morte e di disabilità nel bambino sopra l'anno di vita, nonché uno dei più comuni motivi di accesso al pronto soccorso, con oltre 600.000 bambini valutati ogni anno in urgenza. La grande maggioranza di questi bambini (più del 95%), tuttavia, presenta un trauma cranico minore. Per quanto riguarda l'Italia, poi, il trauma cranico ha un'incidenza annuale stimata pari a 1.850 bambini ogni 100.000 per la fascia di età zero-quattro anni, di 1.100 ogni 100.000 per quella cinque-nove anni e di 1.170 su 100.000 per i minori tra i dieci e i 14 anni. Sono alcuni dei dati emersi nel corso dell'XI Congresso della Simeup (Società italiana di medicina di emergenza e urgenza pediatrica), a Squillace (Catanzaro).
"Per i pochi bambini con trauma cranico grave- spiega Antonio Urbino, presidente della Simeup- va data priorità alla stabilizzazione delle funzioni vitali e alla prevenzione del danno cerebrale secondario, seguita da una pronta individuazione delle lesioni intracraniche che possono beneficiare di intervento neurochirurgico e neuroprotettivo". Per i più numerosi bambini con trauma cranico minore, invece, la valutazione iniziale e la gestione di pronto soccorso è "finalizzata alla precoce identificazione delle lesioni intracraniche- prosegue Urbino- che possono esitare in un deterioramento neurologico se non prontamente riconosciute".
La Simeup, intanto, ha deciso di riformulare insieme alla Sip nuove raccomandazioni basate sull'evidenza "per supportare il medico nel percorso assistenziale di bambini e adolescenti con più di 16 anni, che si presentano in pronto soccorso dopo un Tc chiuso". Destinatari sono medici di Pronto soccorso e pediatri responsabili della cura di pazienti, che si presentano in pronto soccorso nelle prime 24 ore dal trauma. "Il gruppo di lavoro costituito nel 2013 su base volontaria- spiega Urbino- è stato formato da medici esperti in pediatria d'urgenza, pediatria generale, terapia intensiva pediatrica, neurochirurgia, neuroradiologia, nonché- conclude- da un'infermiera di pronto soccorso e da un rappresentante dei genitori".
(Wel/ Dire)