"In arrivo mammografi digitali e tecniche ricostruttive"
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 20 mag. - "Il tumore alla mammella e' un'emergenza da molto tempo. Si tratta di una patologia che uccide circa 46mila donne l'anno e, conseguentemente, deve essere nelle nostre massime preoccupazioni. Quello che noi vogliamo fare e' sia rendere disponibili al maggior numero di donne le attivita' diagnostiche, sollecitando lo screening che e' la risposta migliore alla diagnosi precoce, sia dare a tutti i centri che siano qualificati per farlo la possibilita' di introdurre le migliori terapie mediche e chirurgiche". Cosi' Lorenzo Sommella, direttore sanitario dell'Ospedale Sant'Andrea di Roma, a margine del convegno organizzato dalla stessa struttura 'Rete oncologica per la gestione del tumore della mammella', che si è svolto sabato 16 maggio a Roma.
"Le innovazioni in questo settore- ha proseguito Sommella- sono a vari livelli: ad un livello diagnostico, stanno uscendo dei mammografi digitali che consentono l'acquisizione delle immagini in tempi piu' rapidi, quindi una maggiore potenzialita' assistenziale da parte dei centri; sul piano chirurgico, invece, ci sono delle nuove tecniche, soprattutto ricostruttive, che consentono alla donna di recuperare la propria femminilita'". Quanto al piano terapeutico, ha aggiunto ancora il direttore sanitario del Sant'Andrea, c'e' "un'innovazione farmacologica con farmaci oncologici biologici che sono maggiormente efficaci, hanno minori effetti collaterali, e che da questo punto di vista rappresentano una possibilita' molto molto interessante".
Proprio per questo, secondo Sommella oggi in questo ambito "piu' che speranze ci sono certezze: anche se l'incidenza del tumore e' ancora abbastanza elevata, infatti, le modalita' di trattamento stanno tuttavia portando ad avere delle sopravvivenze massimali: ormai a cinque anni dalla diagnosi- ha concluso- quasi tutte le donne sono in buona salute".
(Wel/Dire)