Lorenzin: Pratica importante per la prevenzione di molte malattie
(DIRE-Notiziario Sanità) Roma, 6 mag. - E' stato scelto il 5 maggio, cioè il quinto giorno del quinto mese dell'anno, per ricordare i 5 momenti fondamentali per l'igiene delle mani nelle attività sanitarie e assistenziali.
Un appuntamento annuale per ribadire il ruolo chiave dell'igiene delle mani, riconosciuta come una delle pratiche centrali per proteggere il paziente dalla trasmissione di infezioni.
E' ben documentato che quando nelle strutture sanitarie l'adesione alla corretta igiene delle mani è elevata, si riduce il rischio di infezioni correlate all'assistenza. In modo particolare si riducono le infezioni da batteri resistenti agli antibiotici, che rappresentano un grave rischio per la salute e uno dei maggiori problemi di salute pubblica.
Per questo motivo, da anni, le aziende sanitarie pubbliche organizzano continue iniziative di formazione e di rinforzo, negli ospedali come nel territorio, volte a rammentare i passaggi essenziali da rispettare. I dati di monitoraggio di queste pratiche, rilevati sia tramite osservazione diretta sia tramite i dati di utilizzo di gel alcolico, rapportato alle giornate di degenza, mostrano un significativo e progressivo incremento dell'adesione alle raccomandazioni.
"Lavarsi le mani e' un gesto che compiamo piu' volte tutti durante la giornata. Non tutti pero' hanno la giusta percezione di quanto questa pratica sia importante per la prevenzione di molte malattie" dichiara in una nota il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in occasione della Giornata mondiale per l'igiene delle mani. La titolare del dicastero della Salute spiega che "un corretto lavaggio permette di ridurre di oltre il 40% il rischio di contrarre infezioni ma non tutti sanno come effettuarla correttamente affinche' sia realmente utile per allontanare i microrganismi che si trovano sulla pelle".
Spesso, continua Lorenzin, "si dedica al lavaggio delle mani pochi secondi nella convinzione che cio' sia sufficiente ad averle pulite. Ma non e' cosi', le mani sono un ricettacolo di germi: circa il 20% e' rappresentato da microrganismi non patogeni, che risiedono normalmente sulla cute senza creare danni. A questi, pero', possono aggiungersi virus e batteri che circolano nell'aria o con cui veniamo in contatto in diverse occasioni (toccando superfici contaminate, nel contatto con i malati, etc)". Una corretta igiene delle mani, conclude il ministro, e' fondamentale per gli operatori sanitari perche' contribuisce in maniera importante a ridurre la diffusione delle infezioni ospedaliere.
ECCO LE INDICAZIONI DEL MINISTERO PER UNA CORRETTA IGIENE: - Utilizzare sempre il sapone, preferendo quello liquido alla saponetta perche' quest'ultima puo' trattenere i germi sulla sua superficie e usiamo acqua corrente preferibilmente calda.
- Applicare il sapone su entrambi i palmi delle mani e poi strofinarlo bene per almeno 40-60 secondi il dorso, tra le dita e nello spazio al di sotto delle unghie perche' qui i germi si annidano piu' facilmente. Ai bambini piccoli che non sanno ancora contare si puo' insegnare a lavarsi le mani facendogli cantare per tutto il tempo una canzoncina/filastrocca che duri circa un minuto.
- Dopo aver insaponato e strofinato bene le mani risciacquarle abbondantemente con acqua corrente perche' se sulla pelle o sotto le unghie rimangono parti insaponate, esse diventano appiccicose e trattengono batteri o virus con maggiore facilita' - E' preferibile asciugare le mani con carta usa e getta o con un dispositivo ad aria calda oppure con un asciugamano pulito, strettamente personale.
- Ricordare di non toccare rubinetti o maniglie con le mani appena lavate: se dobbiamo farlo usiamo una salviettina di carta che poi getteremo nella spazzatura.
- Per prevenire eventuali irritazioni dovute a detergenti troppo aggressivi o a lavaggi troppo prolungati, applicare eventualmente una crema o una lozione idratante.
(Wel/Dire)