Aderiscono anche Sispe e Sinspe: studi chiusi dalle 8 alle 20
(DIRE-Notiziario Sanità) Roma, 6 mag. - "La Confederazione italiana pediatri (Cipe) proclama lo sciopero nazionale dei pediatri di famiglia martedì 19 Maggio. Aderisce la federazione CIPe-SISPe-SINSPe in difesa dei diritti dei pediatri di famiglia, dell'assistenza pediatrica e soprattutto dei diritti del bambino". Lo rende noto la Cipe sul suo sito web.
"Il 19 maggio tutti gli studi rimarranno chiusi dalle 8 alle 20. I pediatri di famiglia garantiranno, quali prestazioni indispensabili come previsto dalla normativa vigente, le visite domiciliari ritenute urgenti; le visite in assistenza programmata a pazienti terminali; le prestazioni di assistenza domiciliare integrata (ADI); nonché le ulteriori prestazioni definite nell'ambito degli accordi regionali. Si procederà ad oltranza- fa sapere il presidente Giuseppe Gullotta- con altre forme significative di lotta in difesa dei nostri diritti e della nostra professionalità".
Queste le motivazioni dello sciopero: - "Far comprendere alla classe politica e ai genitori italiani lo stato di totale abbandono dell'assistenza pediatrica sul territorio; - la necessità della revisione del Titolo V che, demandando il potere decisionale alle Regioni in Sanità, ha creato e continua a creare enormi disagi alla popolazione pediatrica, di fatto divisa in caste privilegiate di bambini di certe Regioni e caste tipo paria di altre; - il forte stato di disagio della categoria della pediatria di famiglia che non ha aumenti contrattuali ormai da oltre 15 anni; - la regionalizzazione esasperata creata dal titolo V ha creato e crea una forte disparità contrattuale ed economica, a parità di prestazioni fra i pediatri stessi; - la necessità della revisione del decreto Balduzzi nella sua essenza e soprattutto nella parte sulla responsabilità professionale (rimasta una grande incompiuta)- conclude la Federazione- per creare un'assitenza al bambino omogenea e ottimale su tutto il territorio nazionale".
(Wel/Dire)