"Sono cinque gli esami a più alto rischio ricorso scorretto"
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 29 lug. - "E' inappropriato il 40% degli esami diagnostici, dalla risonanza all'ecografia, alla tac". Parola del sindacato nazionale radiologi, guidato da Corrado Bibbolino. "E sono 5 gli esami a più alto rischio di ricorso scorretto: le risonanze della colonna lombare, del ginocchio e dell'encefalo, la radiografia preoperatoria del torace e quella del cranio nei traumi minori in Pronto soccorso".
Pratiche inutili. Dannose nel caso di "sovradiagnosi", fenomeno che evidenzia patologie presunte e innocue. "In Italia si eseguono 100 milioni di esami", spiega Bibbolino, "e il numero di risonanze, 8 milioni, è il più alto del mondo: 12 ogni 100 abitanti". "Ne basterebbe la metà". Come? "Collaborando con i medici di famiglia per far scomparire dalle prescrizioni le risonanze all'esordio di sintomi artrosici, al primo mal di schiena o all'accenno di un mal di testa".
Via anche la pratica di ripetere esami su lesioni banali, "dal piccolo nodulo tiroideo alle cisti renali, agli angiomi del fegato". E sull'appropriatezza, per il 12 e il 13 maggio 2016 a Roma, Slow Medicine ("Per un uso più sobrio della Medicina") prepara il meeting "Choising wisely", con i rappresentanti di 23 nazioni.
Articolo tratto da "La Repubblica".
(Wel/Dire)