"Dieta deve essere varia. No piatti riscaldati, bere tanta acqua"
(DIRE - Notiziario Sanità) Milano, 22 lug. - Si' a una dieta varia, equilibrata e sana, che non manchi di vitamina B12 e di vitamina D. E poi bere almeno 5 o 6 bicchieri di acqua al giorno. No invece a piatti freddi, precucinati e riscaldati. Non esagerare ne' con l'alcol ne' con il sale. Ecco alcune delle regole di corretta alimentazione per le persone anziane. Se ne e' parlato all'Expo, a Milano, in un incontro al Padiglione Italia promosso e organizzato dal ministero della Salute.
Di come orientare le scelte alimentari nella fase della terza eta' ha parlato il dottor Giovanni Antonelli del centro Dca della Asl 1 Umbria di Perugia: "Il primo aspetto su cui bisognerebbe ragionare e' quello della malnutrizione, spesso presente in questa fascia- ha detto- Molte volte noi associamo la malnutrizione all'insufficienza, quindi definiamo malnutrito un fisico minuto, eccessivamente magro. Tuttavia anche l'obesita' e' malnutrizione, come anche una presunta condizione di normopeso puo' nascondere malnutrizione". La malnutrizione in effetti e' uno squilibrio cellulare tra apporto di nutrienti e di energia necessari al corpo per garantirne crescita, manutenzione e funzioni specifiche: "Nella terza eta' i fattori che concorrono all'instaurarsi di cattive abitudini alimentari possono essere molteplici- ha continuato Antonelli- dalla cattiva masticazione dovuta a protesi dentarie parziali o comunque a dentature deficitarie, alla tendenza a non buttare via avanzi spesso quindi surriscaldati o cotti varie volte, dalle difficolta' economiche che portano l'anziano a non potersi permettere cibi di qualita', fino alla solitudine che porta solitamente con se' la tendenza a consumare pasti frugali, magari senza neanche apparecchiare". Detto e considerato che la malnutrizione porta spesso segni clinici - ossia cio' che il medico vede - e poche volte si accompagna con sintomi - ossia cio' che il paziente riferisce - e' importante prevenirla attraverso una corretta alimentazione, scongiurando cosi' buona parte delle conseguenze piu' dirette che tale condizione si trascina con se', come la lenta guarigione da ferite, le difficolta' a livello intestinale, l'aumento della glicemia, il calo del sistema immunitario, il rischio di infezioni e, ovviamente, la ridotta funzionalita' muscolare.
Come affrontare quindi il problema? Come far comprendere a una persona anziana in che modo alimentarsi correttamente? "Diciamo che la dieta di una persona anziana non si discosta poi molto da quella che dovrebbe poi essere il regime alimentare di un soggetto adulto- ha spiegato Antonelli- salvo nel caso di specifiche patologie. Quindi occorre semplicemente una dieta varia, equilibrata e sana, che non manchi di vitamina B12, e di vitamina D. I principi devono seguire ovviamente tradizione -piatti che scandiscano stagioni, festivita' e ricorrenze - piacere e salute. Ci deve essere alternanza di prodotti proteici, riduzione dei grassi saturi e preferenza per quelli insaturi, come l'olio d'oliva. Bere poi almeno 5 o 6 bicchieri di acqua al giorno fuori pasto e anche non in condizione di sete, aiuta non poco. Poi ovviamente frutta e verdura per sali minerali e vitamine, riduzione di zuccheri semplici e preferenza per i carboidrati integrali. Piu' in generale, evitare i piatti freddi, quelli precucinati e quelli riscaldati, scegliere gli alimenti sulle basi di eventuali difficolta' di masticazione, non esagerare ne' con l'alcol ne' con il sale e, come al solito, mantenere un buon livello di attivita' fisica, soprattutto consapevolizzandola come piacere, e non come sforzo".
(Wel/Dire)