Galanti: Basta falsi miti, ecco consigli per diverse fasi vita
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 8 lug. - L'alimentazione e l'attivita' fisica nelle diverse fasi della vita di una donna protagoniste a Expo, a Milano, nel Padiglione Italia. In occasione di uno degli incontri centrali del mese di luglio, nello Spazio donna, con il ministero della Salute come organizzatore e promotore, e' stato ospite Giorgio Galanti, ordinario di Medicina interna all'universita' di Pittsburgh, direttore della Scuola di specializzazione in Medicina dello sport e dell'esercizio dell'ospedale Careggi e specialista in Malattie cardiovascolari, Medicina interna e Medicina dello sport all'universita' degli studi di Firenze. Il tema e' stato appunto quello di un'analisi approfondita sugli aspetti relativi all'alimentazione e all'attivita' fisica della donna nelle tre fasi della vita: puberta', gravidanza e menopausa. In sostanza l'alimentazione equilibrata e l'attivita' fisica corretta apportano a ciascuna donna benefici secondo un approccio life-course. Detto questo, sin dalla puberta' vanno evitati squilibri alimentari e vanno coltivate tutte quelle attivita' fisiche senza eccessive remore o paure spesso inculcate da concetti errati.
L'intervento di Galanti ha voluto in primo luogo sfatare alcuni falsi miti, come ad esempio quello che ci racconta la correlazione tra attivita' sportive intense e l'amenorrea: "Non esiste alcuna correlazione salutare tra l'attivita' fisica nelle donne e patologie come l'amenorrea- ha spiegato Galanti- occorre accertare in casi simili la presenza pregressa di un quadro clinico gia' disagiato". Importantissimo e' adeguare alimentazione e attivita' sportiva a seconda dell'eta' e della fase di crescita. L'adolescenza e' un periodo delicato in cui all'allenamento fisico va affiancato un allenamento psichico", ha aggiunto il professore. Fino alla puberta' infatti i ragazzi non presentano quelle differenze fisiologiche di genere che poi si manifestano con la maturita' ormonale, dunque fino a 11-12 anni bambine e bambini hanno la stessa costituzione fisiologica ("Fino alla puberta' bambini e bambine sono fisiologicamente identici").
Con lo sviluppo ormonale le cose ovviamente cambiano, ed e' importante far crescere nei ragazzi e nelle ragazze la consapevolezza delle particolarita' del proprio corpo, spiegando ad esempio alle ragazze che la situazione fisiologica dell'accumulo di massa grassa sui fianchi e sui glutei va accettata senza far pesare troppo modelli sbagliati a cui spesso la societa' ci espone. Altra nozione importante e' quella che prevede un approccio qualitativo della dieta: questo ad esempio significa comprendere che l'ormone della crescita ha un lavoro notturno che andrebbe implementato con l'assunzione delle vitamine necessarie, ed e' meglio farlo alla sera anziche' al mattino. "Non si dovrebbe parlare di dieta perche' il termine 'dieta' gia' implica un concetto di privazione", anche perche' l'educazione alimentare comporta un corretto rapporto con i piu' svariati cibi, senza paletti ideologici o rinunce a priori.
Un altro mito da sfatare e' quello che ci racconta di una presunta minore efficacia fisica della donna rispetto all'uomo, allo stesso livello di allenamento. Questo perche' per fattori ormonali la donna tende ad accumulare massa grassa utile all'allattamento e alla gestazione, e cio' ha generato una serie di equivoci. A parita' di massa muscolare non c'e' alcuna differenza tra le prestazioni di una donna e quelle di un uomo, logico e' che poi nella maggior parte dei casi la costituzione maschile garantisce piu' forza, ma e' questione di quantita' e non di qualita'. Anche sull'aspetto cardiovascolare le donne hanno le stesse risorse degli uomini: "Basti pensare al parto, una delle situazioni cardiovascolari di maggior stress in natura- ha spiegato ancora Galanti- a cui una donna sana fa fronte senza alcuno scompenso". Insomma, nessuna presunta inferiorita', anzi: "Pare sia provato scientificamente che la donna abbia capacita' di recupero metaboliche decisamente superiori all'uomo".
Per quanto riguarda l'alimentazione della donna in gravidanza, come ha detto il relatore, "bisogna partire dalle condizioni di salute della donna che rimane incinta. Se le condizioni generali (esami del sangue, peso, massa magra, massa grassa) sono corrette, bisogna solo, attraverso un'alimentazione adeguata e varia, mantenere il peso nel corso della gestazione.
In gravidanza mantenere il peso e' fondamentale ed e' altrettanto importante che la donna incinta abbia una scorta di massa grassa perche' esiste un enzima atto a favorire l'assorbimento del grasso, che viene attivato nel terzo trimestre di gravidanza e nell'allattamento. Cio' significa che anche il tanto vituperato grasso che si deposita nell'addome e nei fianchi della donna, durante la gravidanza e' necessario". Sul tema degli alimenti da privilegiare in gravidanza, l'indicazione e' quella di optare per quelli con alta digeribilita', ricchi di proteine e che non contengano smodate quantita' di grassi. "Non ci sono alimenti 'specifici'- ha chiarito Galanti- Se una donna e' abituata a mangiare in una determinata maniera deve solo imparare a bilanciare la quantita' di cibo, parlando ovviamente di donne che non hanno particolari problemi di salute".
E in menopausa? "In menopausa e' fondamentale quello che e' stato seminato durante la propria vita. Per una donna che ha sempre condotto una vita regolare la menopausa non rappresenta un grosso problema. Lo sport e l'alimentazione sono importanti, perche' l'attivita' fisica permette di conservare la condizione cardiovascolare e soprattutto il tono muscolare, che fisiologicamente verso i 40-50 anni normalmente decade. Altro elemento fondamentale di questa fase e' ovviamente la perdita di massa ossea, che normalmente avviene poco prima della menopausa e si attesta intorno all'1%. Senza attivita' fisica puo' arrivare al 2-3%, ed e' qui che si inserisce il discorso dell'alimentazione, magari con un apporto di vitamina D che puo' sicuramente aiutare".
(Wel/Dire)