(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 17 giu. - Quando i medici stranieri uniscono le loro forze interagendo con i colleghi italiani, la medicina diviene veicolo di pace e solidarietà. Sulla medicina della 'transcultura', su quel senso di appartenenza che unisce e non divide si fonda il convegno 'Oncologia ortopedica, approccio interdisciplinare' organizzato dall'Associazionedei medici di origine straniera in Italia (Amsi) in partnership con il dipartimento Sanità della Comunità del mondo arabo in Italia (Co-mai) ed il movimento Uniti per unire, svoltosi a Roma il 13 giugno presso l'aula dell'ospedale Pertini. Tanti gli esempi concreti di integrazione socio-sanitaria riportati in sala.
Parola è stata data al ministro plenipotenziario Enrico Granara, coordinatore delle Attività multilaterali per il Mediterraneo e per il Medio Oriente, in rappresentanza del ministro degli Affari esteri, Paolo Gentiloni, che ha sottolineato l'importanza di questo incontro, così come quella delle attività svolte da anni in ambito medico-sanitario e sociale dalle tre associazioni consorelle. Granara ha annunciato la proposta della designazione del prof. Aodi a 'Focal point' sui temi dell'integrazione in Italia dell'Unaoc, l'organismo delle Nazioni unite per l'alleanza tra le civiltà. "Un riconoscimento onorifico del tutto legittimo all'operato del prof. Aodi. Speriamo di poterlo presto annunciare ufficialmente, dato che le attività di cooperazione in campo medico e socio-sanitario contribuiscono in modo importante al processo di integrazione tra le due Sponde del Mediterraneo" ha dichiarato il ministro plenipotenziario Granara.
Il vice ambasciatore della Lega araba in Italia, Zouheir Zouairi, si è complimentato ufficialmente per il suggerimento della nomina di Aodi avanzato dal Mae, riconfermando il sostegno della Lega araba e la sua gratitudine per il lavoro svolto.
Il dott. Ahmed Iraqi palestinese, rappresentante dell'Amsi a Nazaret e presidente di Alrahme medical centre di Tira (Israele) ha ringraziato l'Amsi per il suo invito: "Grazie alla cooperazione con Amsi, collaudata da anni con i nostri Paesi di origine siamo riusciti a salvare numerose vite umane in Medio Oriente e continuiamo a farlo".
Due ragazze palestinesi al quinto anno di Medicina in Palestina che svolgono uno stage in Ginecologia presso l'ospedale Sandro Pertini hanno ringraziato l'Amsi per avere contribuito alla crescita del loro percorso professionale in Italia.
Un'altra acquisizione in fatto di solidarietà interculturale è stata annunciata dal dott. Mohammed Khalili di origine giordana, coordinatore del dipartimento Sanità della Co-mai, ufficio presidenza Amsi e direttore sanitario del gruppo Ini.
La struttura di Grottaferrata del gruppo sanitario Faroni ha accettato di effettuare la circoncisione in ambulatorio. Dall'11 giugno è stato avviato nella stessa struttura uno sportello gratuito a carico del Ssn disponibile in tre lingue che fornirà una valida assistenza ai cittadini italiani e stranieri.
Tito Rizzo, consigliere per la Sicurezza presso la presidenza della Repubblica, ha dichiarato di percepire nell'incontro il carattere più autentico della solidarietà. "In occasioni come questa sembra che l'uomo solidale esista ancora, a dispetto dell'era dell'individualismo eletto a sistema".
Il presidente Aodi ha espresso la sua gratitudine nei confronti del ministero degli Esteri e il ministro Gentiloni, del ministro plenipotenziario Granara e del Mae. Ha ringraziato il presidente del Senato Grasso ed il presidente della Regione Lazio Zingaretti per la consegna delle targhe di onoreficienza d'argento e di bronzo per merito ed impegno, conferite rispettivamente alla segreteria organizzativa Amsi Valentina Velocci ed al dr. Ahmad Iraqi. "E' un grande successo che un medico di origine straniera in Italia sia premiato come portatore di dialogo promuovendo nuove politiche d'integrazione- ha detto Aodi- Ribadisco la necessità di un'immigrazione programmata, quella che è sintetizzata nei progetti gemelli 'Buona sanità' e 'Buona immigrazione' basata sul rispetto del principio dei diritti e dei doveri".
Federica Battafarano, portavoce di Uniti per unire ha raccontato l'impegno consolidato delle associazioni per unire i medici di origine straniera ed i colleghi italiani, perché collaborino in progetti di solidarietà come 'Buona immigrazione' e 'Buona sanità'. Ha ribadito dalla sua esperienza presso la Croce Rossa italiana la necessità di lavorare per gli immigrati, proprio alla luce dei recenti episodi avvenuti a Roma che testimoniano una forte precarietà nei sistemi di accoglienza e che richiedono l'aiuto di tutti. Il sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci, socio onorario di Uniti per unire, ha riportato il suo ringraziamento all'Amsi: "La città di Cerveteri ha collaborato con Amsi, Co-mai ed Uniti per unire per realizzare numerosi progetti per l'immigrazione. Nell'evento 'Italia in Comune' prezioso è stato il contributo di queste associazioni. Il nostro interesse è verso chi le buone pratiche le ha già realizzate. Ci sembra che il prof. Aodi lo abbia fatto in pieno" ha concluso il sindaco Pascucci.
(Com/Wel/ Dire)