"Troppi aspiranti dottori. Rivedere test e no speculazione"
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 28 gen. - "Purtroppo dobbiamo tener conto dei numeri e questi non sono irrilevanti". A dirlo e' il minstro della Pubblica istruzione, Stefania Giannini, durante l'audizione in commissione congiunta alla Camera, Cultura e Politiche sociali rispondendo al deputato Salvino Burtone del Pd, che aveva espresso perplessita' sul metodo di autovalutazione per gli aspiranti studenti di Medicina e Chirurgia, come strumento per arginare le eccessive domande.
"Quest'anno abbiamo avuto un picco di 95mila candidati- ha aggiunto il ministro- un numero decisamente spropositato. Noi dobbiamo dare ai nostri ragazzi uno strumento per far comprendere loro quali saranno le caratteristiche e le difficolta' del corso di studi. Se non lo faremo il risultato sarebbe grave".
Il ministro ha quindi individuato tre punti ritenuti fondamentali per quel che riguarda una revisione la prova d'ingresso alla facolta': "Il primo e' - appunto - l'attivita' di orientamento che dia agli studenti una propria autocertificazione; il secondo e' rivedere la prova d'ingresso nella sostanza, con argomenti meno generici, meno attitudinali e piu' pertinenti al corso di studi; il terzo infine e' porre un veto alla speculazione di alcuni corsi di preparazione al test d'ingresso organizzati enti privati che richiedono un inenorme sforzo economico che non tutti sono in grado di sostenere".
Su quest'ultimo punto- ossia rendere gratuiti i corsi o almeno accessibili a tutti - il ministro Giannini torna a ribadire che "e' un onere che spetta alle universita'". Queste ultime infatti "devono accompagnare le attivita' di orientamento sviluppando le competenze che i ragazzi devono aver gia' acquisito durante il loro percorso scolastico", per poter avere "non 100mila aspiranti medici ma una cifra ragionevole di futuri medici motivati".
(Wel/ Dire)