"Si passi ai fatti e si garantiscano servizi utili per cittadini"
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 21 gen. - "L'emergenza di questi giorni nei pronto soccorso d'Italia poteva essere evitata, perché ampiamente prevedibile visto che il picco dell'influenza è noto, così come le soluzioni per decongestionare i pronto soccorso e offrire alternative assistenziali alle persone sul territorio. E' evidente che le soluzioni sono rimaste solo sulla carta". Queste le dichiarazioni di Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva.
La situazione di sofferenza dei servizi di emergenza urgenza "non è una cosa di oggi- aggiunge- e le segnalazioni che ogni giorno giungono al Tdm parlano chiaro: dal 2012 al 2013 sono aumentate di 7 punti percentuali (dal 40% al 47,7%) e il tema più rilevante riguarda le attese al pronto soccorso che si allungano e le difficoltà per avere un ricovero necessario. Assistiamo al razionamento dell'offerta ospedaliera da anni, con la promessa di un territorio più forte, ma nei fatti non è stato potenziato e la riforma delle cure primarie è al palo".
Tre le priorità "per dare risposte di sistema ed evitare di ritrovarsi all'ennesima urgenza in queste condizioni disumane per i pazienti ed i professionisti sanitari", vengono indicate nella nota tre priorità: 1) Sostenere ed investire in ciò che serve: il Pronto soccorso rappresenta un punto di riferimento irrinunciabile visto che offre risposte ai cittadini h 24, 7 giorni su 7; 2) Affrontare il tema del personale, definendo gli standard da garantire sul territorio nazionale per tutte le professioni sanitarie; 3) Passare ai fatti nella riorganizzazione e potenziamento dell'assistenza sanitaria territoriale.
"Chiediamo a ministro e Regioni- conclude Aceti- di intervenire con la massima urgenza per garantire il servizio e impedire il reiterarsi di situazioni come questa, perché il pronto soccorso è il banco di prova di accessibilità, efficienza ed efficacia del Servizio sanitario pubblico".
(Wel/ Dire)