Su territorio regionale saranno costituite 250 unità uccp
(DIRE - Notiziario Sanità) Napoli, 25 feb. - Il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro ha illustrato a palazzo Santa Lucia la nuova riorganizzazione delle cure primarie in Campania. Alla conferenza stampa hanno preso parte i sub commissari Mario Morlacco ed Ettore Cinque; il capo dipartimento Salute Ferdinando Romano e il direttore generale Mario Vasco; i 5 presidenti degli Ordini dei Medici: Silvestro Scotti per Napoli, portavoce anche per l'Ordine regionale; Antonio D'Avanzo per Avellino, Giovanni Ianniello per Benevento, Maria Erminia Bottiglieri per Caserta, Bruno Ravera per Salerno. Su tutto il territorio regionale saranno costituite circa 250 Unita' Complesse di Cure Primarie.
Si tratta di strutture aperte 24 ore al giorno per 7 giorni alla settimana presso le quali operera' il personale medico gia' in convenzione: i medici di famiglia, i medici della continuita' assistenziale, i pediatri di libera scelta, gli specialisti ambulatoriali. Presso queste strutture ci sara' anche un ambulatorio infermieristico, altri servizi di primo livello.
Questo consentira' di: ò eliminare le attese al pronto soccorso perche' i pazienti meno gravi (codici bianchi e verdi meno severi) saranno assistiti presso le UCCP, un'assistenza non solo piu' appropriata ma immediata, ovvero pochi minuti rispetto ai tempi del pronto soccorso; ò garantire una effettiva presa in carico del paziente; ò garantire la continuita' dell'assistenza e una vera integrazione tra Ospedale e Territorio; ò garantire la gestione integrata dei pazienti, con i percorsi assistenziali diagnostico-terapeutici e l'integrazione tra sociale e sanitario; favorire la promozione della salute, la prevenzione e la medicina di iniziativa; ò potenziare significativamente l'assistenza domiciliare favorendo il mantenimento della paziente nel proprio ambiente di vita e al proprio domicilio e garantendo l'omogeneita' dell'assistenza sul territorio regionale, la piena aderenza dei servizi erogati ai bisogni dei pazienti, la qualita' dei servizi, il rispetto della dignita' della persona e la tutela della famiglia, oggi in forte sofferenza; attivare immediatamente gli Ospedali di Comunita', in continuita' con le UCCP, che consentiranno di: a) ricoverare i pazienti dimessi dall'ospedale che non possono rientrare in famiglia o non hanno possibilita' di accedere ad altre tipologie assistenziali con il decongestionamento degli ospedali, riduzione delle liste di attesa ed eliminazione delle barelle; b) consentire a pazienti che hanno bisogno di un'assistenza non ospedaliera e che sono a casa in condizioni di forte disagio per se' e per la famiglia di trovare accoglienza nella struttura, gestita da personale infermieristico, con l'assistenza medica assicurata dai medici di Medicina Generale e dai pediatri di libera scelta con costi a totale carico del SSR; ò realizzare e diffondere in tutta la regione i servizi di telemedicina.
Sono previste tre tipologie di UCCP: 1) a sede unica (modello metropolitano), con una popolazione non superiore a 30 mila abitanti e almeno 20 medici di Medicina Generale; 2) in rete (modello rurale e montano a bassa densita' abitativa), con almeno 5mila assistiti e 10 medici; 3) sistema hub and spoke (modello sub urbano), con un numero di 15mila assistiti e 15 medici.
(Wel/ Dire)