25mila i casi gravi. Parte la raccolta fondi Aism
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 25 feb. - Una grave malattia cronica del sistema nervoso centrale, progressivamente invalidante, per la quale ancora oggi non esiste cura definitiva. La sclerosi multipla (Sm) e' una delle piu' frequenti cause di disabilita' nelle persone giovani. Ad esserne colpite soprattutto le donne, con una prevalenza di due volte superiore agli uomini. Ma mentre ci sono persone con Sm che riescono ad avere un buona qualita' di vita, altre, colpite da forme piu' gravi della malattia, vanno avanti a fatica. Ogni giorno, infatti, il loro cervello e il loro corpo subiscono degli 'attacchi' che vanno ad incidere negativamente sulla loro capacita' di vedere, pensare, muoversi e di essere indipendenti. E secondo alcuni studi, riportati dall'Aism, e' probabile che il 65% delle persone con Sm (in Italia sono 72mila) sviluppera' la forma grave. Al momento sono un milione nel mondo, 25 mila solo in Italia.
È partita intanto lo scorso 23 febbraio, fino al 15 marzo 2015, la raccolta di fondi organizzata dall'Associazione italiana sclerosi multipla. "Con un SMS solidale al 45599- fa sapere l'Aism- si puo' sostenere la ricerca sulla sclerosi multipla. Si possono donare 2 euro da cellulare personale Tim, Vodafone, Wind, 3, Postemobile, e Coopvoce e con ogni chiamata allo stesso numero da rete fissa Vodafone, Teletu e Twt oppure 2 o 5 euro chiamando lo stesso numero da telefono di rete fissa Telecom Italia, Infostrada e Fastweb". L'sms solidale 45599 e' legato all'evento 'La Gardenia di Aism', che si terra' in oltre 4mila piazze italiane in occasione della Festa della donna (sabato 7 e domenica 8 marzo 2015).
I fondi raccolti, prosegue ancora l'associazione, "andranno a sostenere importanti progetti che riguardano la ricerca sulle forme progressive di sclerosi multipla e in particolare studi che permettono di trovare nuovi bersagli terapeutici, nuovi trattamenti farmacologici e riabilitativi- conclude- oltre che nuove misure di avanzamento della malattia".
(Wel/ Dire)