Dg Saitto: "Progetto in Regione, aspettiamo fondi ex art. 20"
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 11 feb. - Riaprire entro la fine dell'anno il reparto di Medicina nucleare dell'ospedale Sant'Eugenio, chiuso ad aprile 2014 per un problema di certificazioni e permessi. E' l'obiettivo del direttore generale dell'Asl RmC, Carlo Saitto, che in un colloquio con l'agenzia DIRE ha spiegato quali sono le tappe che porteranno alla riapertura.
"Dopo alcuni incontri con i tecnici e i professionisti in cui si e' ragionato su come intervenire per ripristinare le condizioni di sicurezza, e' stato preparato un progetto che andra' a gara nelle prossime settimane- ha detto Saitto- Lo studio e' coerente con le prospettive di attivita' di Medicina nucleare che la Regione Lazio ha previsto nei suoi atti. Si tratta di un progetto di riqualificazione del valore di circa 2,3 milioni di euro. Al momento mancano le risorse economiche, ma vista la coerenza con le indicazioni della Regione Lazio e i chiarimenti avuti con l'advisor finanziario, contiamo di averli con l'approvazione dei nuovi fondi ex art. 20. Vorremmo partire con i lavori entro l'estate".
Il reparto era stato chiuso perche' la 'camera calda' non aveva la certificazione sui flussi d'aria. I requisiti erano scaduti e non era piu' possibile prorogarli. "Ma non e' l'unico problema- precisa Saitto- C'e' anche una vasca di decantazione delle sostanze radioattive da bonificare e la 'gammacamera' ha bisogno di un altro apparecchio di riserva. E' tutto contenuto nel progetto di riapertura". Secondo il direttore generale dell'Asl RmC, il reparto di Medicina nucleare "serve per qualificare i percorsi di assistenza del Sant'Eugenio. La sua riapertura non e' mai stata in discussione perche' decisiva per il funzionamento dell'ospedale".
(Wel/ Dire)