(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 29 apr. - "La meningite e' una patologia grave. In Italia si registrano circa 1.000 nuovi casi ogni anno e 1 persona su 10, tra chi si ammala, muore. Cio' che piu' rattrista e non trova alcuna ragionevole spiegazione e' che nell'80% dei casi si tratta di meningiti che si sarebbero potute evitare se i soggetti fossero stati vaccinati". Lo sottolinea Alberto Villani, responsabile di Pediatria generale e malattie infettive del Bambino Gesu'.
Di questa malattia ne esistono vari tipi, "causati da germi diversi, ma la ricerca scientifica continua a produrre nuove armi per combatterla: i vaccini". Nonostante "esistano vaccini ad hoc e anche a causa del calo generale delle vaccinazioni che lascia invece spazio alla circolazione di batteri, sono tornate a colpire forme della malattia che si ritenevano debellate. In Italia non sono pochi i bambini che rischiano la vita- afferma Villani- perche' non vaccinati. Non si tratta di casi isolati: i germi responsabili della meningite ci sono e mietono vittime.
Malgrado i progressi della medicina nella rianimazione e nell'assistenza al paziente, infatti, la mortalita' non e' diminuita e circa il 10% delle persone ammalate perde la vita. Il 50-60% guarisce completamente, mentre il 30% sopravvive riportando conseguenze anche molto gravi (15 bambini su 100 hanno complicanze cosi' gravi da richiedere protesi acustiche o degli arti, cicatrici invalidanti, seri problemi alla vista, deficit neuro-motori) con un costo umano, sociale e sanitario altissimo".
Secondo responsabile di Pediatria generale del Bambin Gesu' "l'unica arma per difendersi e per proteggere soprattutto i bambini, piu' vulnerabili all'aggressione dei batteri, e' la vaccinazione. Oggi sono disponibili vaccini specifici per la meningite da Haemophilus influenzae di tipo B e per le forme - le piu' frequenti - causate dallo pneumococco e dai ceppi principali (A, B, C, Y, W 135) del meningococco".
Vaccinare quindi i bambini e' "fondamentale- prosegue Alberto Villani- in mancanza di vaccinazione, infatti, il batterio responsabile della malattia circola di piu' e, conseguentemente, colpisce in misura maggiore.
Chi non si vaccina non danneggia solo se stesso, ma mette a repentaglio anche gli altri. Attualmente accade anche che siano giovani adulti che non hanno effettuato i richiami vaccinali, o anziani non vaccinati, a contagiare bambini e neonati".
I vaccini contro la meningite sono "gratuiti e tutti fortemente consigliati. Ad oggi, l'unico ancora a pagamento in alcune regioni italiane e' quello che protegge dal meningococco B. Possono essere somministrati (presso i pediatri, Asl di appartenenza o Centri vaccinali) a bambini di ogni eta', tuttavia, considerato che il picco di maggior incidenza della meningite e' nel primo anno di vita, quanto prima si procede con la vaccinazione tanto maggiore e' la copertura. Non esiste bambino che non possa essere vaccinato. Circa i rischi connessi alle vaccinazioni e' sicuramente confortante il dato che all'Ospedale pediatrico Bambino Gesu' e' operativo da anni un servizio vaccinale - prioritariamente dedicato ai bambini considerati a rischio di reazioni avverse - dove vengono eseguite- conclude Villani- circa 800 vaccinazioni l'anno e dove non e' mai stata riscontrata una reazione avversa maggiore".
(Wel/ Dire)