SANITA. Emilia Romagna. Nelle casse della regione 'tesoretto' da 200 milioni
Lusenti: Piano a ottobre su personale, investimenti, liste attesa
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 24 set. - La sanità emiliano-romagnola può dormire sogni tranquilli. E, forse, può sognare ancora più in grande. La Regione si ritrova infatti con un 'tesoretto' in cassa da 200 milioni di euro, grazie al riparto del Fondo nazionale 2014 (fatto ai primi di agosto) e, notizia di pochi giorni fa, circa 41 milioni di euro in arrivo grazie al 'cosiddetto' payback farmaceutico e ospedaliero. Risorse fresche, dunque, che la Giunta Errani si appresta subito a reinvestire in tre direzioni: sul personale, con assunzioni, stabilizzazioni e turnover; sugli investimenti tecnologici e in strutture per le aziende sanitarie; su un "piano straordinario per l'accessibilità", che vuole puntare soprattutto a un ampliamento di orari e aperture dei servizi, a una maggiore produzione di prestazioni e a intervenire sulle liste d'attesa, lavorando a una sorta di "guida più appropriata ai percorsi diagnostici" e mettendo le basi per un "unico sistema regionale di prenotazione".
Ad annunciarlo, nel corso degli Stati generali del welfare alla Festa provinciale dell'Unità di Bologna, è l'assessore regionale alla Sanità, Carlo Lusenti. "A ottobre saremo pronti- spiega Lusenti alla 'Dire'- le risorse non saranno date a pioggia, ma in base alle esigenze dei territori e alle criticità delle aziende".
Insomma, dopo anni di tagli, il servizio sanitario regionale in Emilia-Romagna gode ancora di buona salute. "Chiudiamo un anno buono, anche per merito del Governo- sottolinea Lusenti dal palco della Festa dell'Unità di Bologna- che ha aumentato il fondo nazionale del 2,7%, più dei precedenti quattro anni messi assieme". Da lì arriva la maggior parte dell'avanzo che la Regione si trova a poter spendere da qui a fine anno. Ma lo può fare, ci tiene a sottolineare Lusenti, "perchè non abbiamo debiti, non abbiamo buchi e le aziende hanno gestito bene le risorse".
Ora, promette l'assessore, "cercheremo di usare al meglio questo margine nelle prossime settimane". Non c'è nessuna intenzione, infatti, di accantonarlo. "Perchè dovremmo?- replica Lusenti- sono fondi di programmazione per il 2014 e li usiamo per il 2014".
(Wel/ Dire)
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