Gradnik (Presidente fondazione): "Un dato sconvolgente"
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 17 set. - La povertà sanitaria colpisce in Italia oltre 112 mila bambini. A lanciare l'allarme è l'Osservatorio donazione farmaci della fondazione Banco farmaceutico che ha reso noto i dati della ricerca effettuata su un campione di 1500 enti che si occupano di assistenza sanitaria infantile, convenzionati con il Banco farmaceutico, su tutto il territorio italiano tra cui le Caritas diocesane, Don Orione, Centro Astalli e Unitalsi nel periodo dicembre 2012 - dicembre 2013.
"Un dato sconvolgente - spiega Paolo Gradnik, presidente della fondazione Banco farmaceutico - che vede protagonisti in negativo i più piccoli e questo ci spinge a non fermarci nella nostra attività e ad intensificare i nostri sforzi per rispondere sempre con maggiore incisività alle crescenti richieste degli enti assistenziali che sono a contatto in tutta Italia con il disagio. Come presidente del Banco Farmaceutico - aggiunge Gradnik - ho sperimentato però anche una solidarietà crescente da parte dei cittadini ed anche da parte delle case farmaceutiche che sempre più ci sostengono nella nostra quotidiana battaglia contro la povertà sanitaria".
Ben 641 enti che si occupano di assistenza sanitaria a livello pediatrico presentano una percentuale media di utenti minori vicina al 42%. Inoltre, nel periodo analizzato, è stato riscontrato un forte aumento del numero di enti che fanno richiesta di prodotti per l'infanzia. Nello specifico,il fabbisogno annuo di prodotti pediatrici richiesti dagli enti assistenziali è di 2.250.000 unità con una media di 3.500 pezzi per ogni organizzazione benefica. Le richieste presentate dagli enti di solidarietà al Banco farmaceutico riguardano soprattutto pannolini (500.000), omogeneizzati (550.000), disinfettanti (54.000) e confezioni di latte in polvere (127.000). Richiesti anche molti farmaci da banco (355.000). Il fabbisogno è maggiore al Nord (1.500.000 unità); segue il Centro (387 mila) e il Sud e le Isole con 380 mila unità.
"La differenza di richieste tra Nord e resto d'Italia è solo legata al fatto che la concentrazione di enti assistenziali è più elevata al Nord e dunque ovviamente intercettano più bisogno - spiega Luca Pesenti, direttore dell'Osservatorio donazione farmaci - . In realtà la povertà assoluta è più alta al sud e dunque anche i minori in difficoltà sono di più. Questi dati, elaborati dall'Osservatorio sulla donazione dei farmaci, parlano solo di quella parte di bisogno che si riesce a conoscere grazie all'attività del Banco farmaceutico e degli enti caritatevoli convenzionati".
L'attività del Banco farmaceutico a favore dell'infanzia in difficoltà si è resa possibile sia grazie alla Giornata nazionale di raccolta del farmaco, ma anche e soprattutto grazie al sostegno e alle donazioni delle aziende farmaceutiche, comeAlfa Wassermann, Angelini, Boehringer Ingelheim, Crinos, Eg EuroGenerici, IBSA, Mylan, Montefarmaco, Recordati. Queste hanno donato 76.000 confezioni di prodotti vari (antibiotici ad ampio spettro, antipiretici, mucolitici, espettoranti, anti-infiammatori, prodotti oftalmologici, fermenti lattici, vitamine e presidi, termometri) per un valore commerciale di oltre 500.000 euro.
(Wel/ Dire)